22 Novembre 2024 18:08

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22 Novembre 2024 18:08

IMPERIA. “I CANI IN SPIAGGIA? DISTURBO PARAGONABILE A QUELLO DEI BAMBINI. E SUI DISABILI…”. DOPO LE POLEMICHE, INSORGE L’ASSOCIAZIONE PET TEAM /LA LETTERA

In breve: L'associazione Pet Team: "I riferimenti riguardo al fatto che le spiagge non sono accessibili per i disabili appare, a nostro avviso, assolutamente scorretto, pretestuoso e strumentale. Si strumentalizza la disabilità per tentare di creare il consenso".

collage pet team onlus

Nel corso dei mesi di Settembre e Ottobre 2013, l’Associazione Pet Team Imperia , unitamente al Centro Cinofilo Ligure, alla Sezione Imperiese della Lega Nazionale Difesa del Cane e al Centro Mangimi Animali di Imperia, è stata promotrice di una raccolta di firme per chiedere all’Amministrazione Comunale di modificare il regolamento che vietava ai cani l’accesso ai giardini della città e di creare aree verdi e spiagge idonee e dedicate per poter passeggiare con i cani liberi di correre senza pericoli per se e per altri.

Le firme raccolte sono state oltre 2500, in buona parte anche di turisti, segno di un interesse effettivo e del riconoscimento del diritto di poter vivere pienamente la città in compagnia dell’amico a quattro zampe.

Non tutte le persone firmatarie sono zoofile e concordi nel riconoscere i diritti degli animali, ma hanno voluto sottolineare come questa scelta tuteli il diritto delle persone di fruire degli spazi cittadini in compagnia del proprio pet.
L’Amministrazione Comunale ha risposto positivamente e ha creato due aree verdi e due spiagge con accesso ai cittadini con i loro cani.

“Ribadiamo – Scrive la presidente Rita Annovi – che si tratta del riconoscimento, non di un diritto dei cani, ma bensì dei cittadini che posseggono un cane.
Riguardo alle polemiche circa la spiaggia del Prino , si sottolinea che i cani non vanno mai autonomamente alla spiaggia e che lo fanno sempre accompagnando i propri partners umani.
I residenti e i turisti che si recano sull’arenile hanno la necessità di portare con sé il proprio cane, non potendo, ovviamente, lasciarlo chiuso in auto sotto il sole.
Negare una spiaggia idonea e accessibile ai cani o volerli relegare in un “ghetto” equivale a negare il diritto ai loro umani che hanno uguale dignità di chi non ama gli animali.

Gli umani zoofobi hanno a disposizione tutte le spiagge di Imperia, gli umani cinofili chiedono di poter fruire di almeno due, ai capi opposti della città.
Nella città turistiche più evolute le spiagge dog friendly sono una realtà ormai consolidata da decenni, anche nelle città vicine come, Ospedaletti, Bordighera e Alassio.
Sono spiagge ottime e frequentatissime anche da umani con e senza il cane che costituiscono un valore aggiunto per ogni città che punta sul turismo.

Riguardo all’idoneità delle spiagge individuate dall’Amministrazione Comunale, se ne può discutere; certamente necessiterebbero di ulteriori attrezzature, ad esempio a Borgo Peri ci vorrebbe un punto d’ombra, ma rispetto alla situazione precedente è sicuramente un passo avanti.

Così come la spiaggia non recintata è dettata dall’idea di non voler creare un ghetto ma di concepirla come avviene nelle realtà turistiche più evolute.
Il disturbo che i cani liberi possono arrecare ai bagnanti nelle spiagge limitrofe è paragonabile a quello arrecato dai bambini che schiamazzano e giocano a pallone, in entrambi i casi il problema non sono tanto i cani o i bambini ma chi li dovrebbe controllare e gestire, è un problema di mala educazione e non può negare un diritto di tutti.
I riferimenti riguardo al fatto che le spiagge non sono accessibili per i disabili appare, a nostro avviso, assolutamente scorretto, pretestuoso e strumentale. Si strumentalizza la disabilità per tentare di creare il consenso.

La nostra Associazione da sempre si occupa di pet therapy e quotidianamente ha a cuore i problemi della disabilità.
Gli animali domestici e in primis il cane, sono un aiuto importantissimo proprio per le persone disabili nel senso più ampio del termine.
Da anni ci battiamo per l’eliminazione delle barriere architettoniche e culturali per permettere la piena fruizione della città da parte di tutti, disabili e non.
Rimane da chiedersi come mai coloro che oggi protestano, solo ora si accorgono che alcune spiagge sono negate ai disabili. In ultima analisi, queste proteste sollevate contro la spiaggia dei cani appaiono tese a difendere un privilegio di alcuni cittadini negando i diritti di altri”.

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