Erano partiti il 19 novembre da Casazza, Bergamo, e, facendo sosta anche a Diano Marina e a Imperia l’8 e il 9 dicembre, sono finalmente giunti a destinazione: Santiago. Sono i “Due cuori in cammino”, Marco e Laura, esperti viaggiatori, che stanno affrontando un viaggio di 2.400 km a piedi, da Bergamo a Santiago, allo scopo di sensibilizzare le persone sulla prevenzione e la lotta contro il cancro, e per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di apparecchiature per la diagnosi precoce della malattia.
Ieri, martedì 28 febbraio, dopo più di due mesi dal passaggio in Liguria, Marco e Laura sono arrivati a Santiago, come si erano prefissati, dopo più di 2.000 km a piedi e dopo aver attraversato Francia e Spagna. Per l’ultimo tratto di percorso, inoltre, alcune rappresentati dell’Associazione Cuore di Donna, che hanno sostenuto l’iniziativa fin dall’inizio.
AVETE CAMMINATO PER OLTRE 2 MILA CHILOMETRI, COM’È STATO ARRIVARE A DESTINAZIONE?
“È stata un’emozione unica. Finalmente abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, con tanto impegno e determinazione, ma anche con tanto divertimento. Purtroppo il tempo non è stato dalla nostra parte, perchè gli ultimi 2 giorni ha piovuto, ma fortunatamente ha smesso giusto nel momento in cui stavamo entrando a Santiago. È uscito un sole timido come per darci il benvenuto. Non solo il sole ci ha accolto, ma anche alcune persone che sapevano nel nostro arrivo e un musicista con la cornamusa. Ci siamo sentiti benvoluti ed è stato bellissimo. Nelle ultime due tappe ci hanno anche raggiunto 13 ragazze di Cuore di Donna, l’associazione che ci ha sostenuto”.
L’ASPETTO PIÙ BELLO DI QUESTO VIAGGIO?
“Sicuramente le persone. Abbiamo conosciuto bellissima gente in Italia, in Francia e in Spagna. In più episodi abbiamo constatato come la solidarietà possa superare qualsiasi barriera. Ricordiamo in particolare un episodio che ci è accaduto mentre attraversavamo un paesino sperduto della Francia. Faceva freddissimo, c’era un vento gelido e stavamo congelando. Era tutto chiuso e per ripararci ci siamo seduti su una panchina in un angolo, per tentare di evitare il vento. Ad un certo punto si apre una finestra e una signora francese ci grida: “Siete pellegrini? Salite che vi offro un caffè caldo e vi scaldate davanti al fuoco!”. Non ce lo scorderemo mai”.
SIETE RIUSCITI A OTTENERE VISIBILITÀ, AL FINE DI FAR CONOSCERE LA VOSTRA INIZIATIVA?
“Assolutamente sì. Grazie al nostro diario di viaggio online e all’aver conosciuto molte persone, la voce si è sparsa e molti ci contattavano o ci riconoscevano per strada. Quando eravamo in un ostello spagnolo, abbiamo raccontato la nostra storia al proprietario e in un attimo ci siamo ritrovati a parlare con il presidente dell’associazione per la lotta contro il cancro del posto e con diversi giornalisti. In Galizia ci siamo trovati addirittura una troupe televisiva che ci aspettava”.
AVETE RAGGIUNTO L’OBIETTIVO CON LA RACCOLTA FONDI?
“Abbiamo raggiunto la somma di 5.600 euro circa. È lontana dall’obbiettivo, ma è comunque un bel traguardo. Sicuramente riusciremo a finanziare l’acquisto di macchinari utili, magari sonde o altro. Inoltre non ci fermeremo qui. Andremo avanti con le iniziative e continueremo a seguire le attività di Cuore di Donna”.
CONSIGLI PER CHI DESIDERA METTERSI IN VIAGGIO COME VOI?
“Partite, partite, partite. Non abbiate paura. Abbiamo incontrato molte persone alle prime esperienze che all’inizio del viaggio erano timorose, ma poi sono arrivate a Santiago prima di noi. Si impara strada facendo. Inoltre, il cammino di Santiago è ben organizzato, non si corrono grossi pericoli. Quello che pensiamo è: meglio pentirsi che non provarci affatto“.
Per rileggere il diario di viaggio dei “Cuorincammino” e per effettuare donazioni, clicca qui.
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