Condannata al pagamento di mille euro di multa, di mille euro di risarcimento danni in favore della parte civile e delle spese legali, per un importo pari a 3 mila euro. È questa la sentenza pronunciata dal giudice monocratico Daniela Gamba, dinanzi al PM Monica Vercesi, nell’ambito del processo che vedeva sul banco degli imputati Rosella Dominici (difesa dagli avvocati Fazio e Vitale), accusata di diffamazione aggravata ai danni del sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano (difeso dall’avvocato Roberto Vigneri).
A sostegno di Rosella Dominici, così come avvenuto in occasione delle precedenti udienze, sono accorsi in Tribunale attivisti e no borders.
La ricostruzione dei fatti che hanno causato l’accusa di diffamazione aggravata per Rosella Dominici
I fatti risalgono all’autunno 2015, quando, ai Balzi Rossi, il presidio a sostegno dei migranti bloccati al confine tra Italia e Francia, fu sgomberato dalle forze dell’ordine, così come richiesto dal sindaco di Ventimiglia Ioculano. Rosella Dominici, a seguito di quella giornata, pubblicò su Facebook un post apostrofando il sindaco con la parola “bastardo”, da lì la denuncia per diffamazione.
L’udienza odierna del processo a Rosella Dominici
Le dichiarazioni del PM Vercesi
“È stata offesa la reputazione del sindaco Ioculano, con la parola “Bastardo”. Reato aggravato perché si contesta l’utilizzo di Facebook. Si tratta di un’espressione infamante che non si può ritenere proporzionata. Un’aggressione nei confronti di un soggetto del tutto gratuita e non pertinente. Non sembra una critica politica, ma un’offesa gratuita. Un’espressione infamante lesiva non pertinente all’argomento in questione e che non rappresenta un dissenso motivato, ma solo un attacco personale”.
Si chiede la condanna a mille euro di pena”.
Le dichiarazioni della parte civile
“Per la difesa l’offesa “bastardo” sarebbe una critica politica. La critica politica non può degenerare in aggressioni verbali e offese gratuite.
La diffamazione è la mera occasione di aggredire la reputazione altrui con attacchi personali.
Il sindaco è stato definito come nemico dei migranti, ma non è cosi. I campi istituiti a Ventimiglia sono campi di accoglienza per dare la possibilità ai migranti in transito di avere l’assistenza di Croce Rossa e Caritas. Ioculano è diventato bersaglio di minacce di morte, tanto che è sotto scorta. Chiediamo la condanna a mille euro di risarcimento piu spese legali”.
Le dichiarazioni della difesa
“Bisogna capire il contesto in cui è stato scritto questo insulto, perchè è stato scritto. Non si può parlare di sistema di accoglienza dei migranti a Ventimiglia. Sono sottoposti a trattamenti degradanti, per questo vogliono andare via dall’Italia. C’era una folta presenza di migranti che premevano alla frontiera. Dopo i primi arrivi è nato il presidio di solidarietà per i migranti per tentare di entrare in rapporto con i migranti. Presidio di cui faceva parte anche Rosella Dominici.
Ad un certo punto il sindaco ha preso posizione e ha chiesto lo sgombero dell’area e non, come erroneamente detto, il sequestro. Sequestro non è utilizzare delle ruspe. La Dominici si era messa in gioco in prima persona, ha vissuto lo sgombero dell’area con le ruspe con estrema sofferenza. Per questi motivi chiediamo l’assoluzione“.
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