24 Novembre 2024 04:55

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24 Novembre 2024 04:55

IMPERIA. PORTO TURISTICO, DECADENZA CONCESSIONE. UNA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO APRE NUOVI SCENARI/ECCO QUALI

In breve: Una sentenza del Consiglio di Stato rischia di complicare ulteriormente la già complessa querelle relativa al porto turistico di Imperia

porto turistico di Imperia

Una sentenza del Consiglio di Stato rischia di complicare ulteriormente la già complessa querelle relativa al porto turistico di Imperia. Il dispositivo in questione, datato 2 febbraio 2015, recita :` al ricorrere delle ipotesi di decadenza della concessione demaniale marittima disciplinate dall`articolo 47 del codice della navigazione, l`autorità concedente esercita una discrezionalità di tipo tecnico, dovendosi essa limitare al ricorso dei relativi presupposti fattuali: una volta accertata la sussistenza di tali presupposti, il provvedimento di decadenza ha natura sostanzialmente vincolata e, dunque, è escluso ogni possibile bilanciamento tra l`interesse pubblico e le esigenze del privato concessionario“.

Una sentenza che sembra chiudere anzitempo la porta a qualsivoglia ricorso (sono diversi, allo stato attuale, i ricorsi pendenti) contro il provvedimento di decadenza della concessione demaniale in capo alla Porto di Imperia SPA disposto dal Comune retto dal Sindaco Carlo Capacci. Il che rafforzerebbe, e non poco, la posizione della Go Imperia, incaricata della gestione del porto turistico.
Va detto, altresì, che il campo delle interpretazioni giuridiche in tema di demanio e concessioni demaniali è talmente vasto che più di una volta, anche nel recente passato, più organi distinti hanno espresso pareri diametralmente opposti.

Entrando nel dettaglio, con il dispositivo in questione il massimo organo di giustizia amministrativa ha rigettato il ricorso proposto da un concessionario di pontili galleggianti contro la sentenza del tar Lazio-Latina che aveva respinto la richiesta di annullamento del provvedimento di decadenza dalla concessione adottato nei suoi confronti dal comune di Ponza, per il ” cattivo uso della concessione ” e per ” inadempienza degli obblighi imposti da norme di leggi o di regolamenti”.

Con la sentenza i giudici hanno anche indicato quale elemento necessario il rapporto fiduciario tra l’ente concedente e il concessionario, elencando anche alcuni dei presupposti che portano alla decadenza della concessione, tra i quali anche “la mancata esecuzione delle opere prescritte nell’atto di concessione o il mancato inizio della gestione nei termini assegnati“, “l’omesso pagamento del canone” e “l’inadempienza degli obblighi derivanti dalla concessione“. Condizioni, queste ultime elencate, che figurano tutte nell’atto di decadenza della concessione demaniale disposto dal Comune di Imperia.

A questo punto non resta altro che attendere il prossimo 19 marzo quando il Tar dovrà pronunciarsi in merito ai ricorsi presentato contro l’atto di decadenza della concessione demaniale adottato dal Comune di Imperia. Se il Tar dovesse seguire la linea del Consiglio di Stato i ricorsi perderebbero di valore, aprendo una strada tutta in discesa per il Comune, anche in termini di richieste di risarcimento danni. Al contrario, per il Comune si profilerebbe una strada tutta in salita.

QUI L’ATTO DI DECADENZA DELLA CONCESSIONE

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