5 Novembre 2024 09:18

Cerca
Close this search box.

5 Novembre 2024 09:18

IMPERIA. AGNESI, SUMMIT A CONFINDUSTRIA. ALTRA CHIUSURA IN VISTA PER LO STABILIMENTO. NEL FRATTEMPO L’AZIENDA LANCIA NUOVI PROGETTI /ECCO QUALI

In breve: Si è tenuto oggi, martedì 17 marzo, un incontro sul futuro dell'Agnesi presso la sede di Confindustria a Imperia. Alla riunione erano presenti, oltre ai vertici dell'Agnesi/Colussi, Ulderico Falconi e Sergio Morriconi, il direttore di Confindustria Paolo Della Pietra e i rappresentanti sindacali e le Rsu dell'Agnesi.

collage agnesi tizi

Si è tenuto oggi, martedì 17 marzo, un incontro sul futuro dell’Agnesi presso la sede di Confindustria a Imperia. Alla riunione erano presenti, oltre ai vertici dell’Agnesi/Colussi, Ulderico Falconi e Sergio Morriconi, il direttore di Confindustria Paolo Della Pietra e i rappresentanti sindacali e le Rsu dell’Agnesi.

Nel dettaglio all’ordine del giorno dell’incontro, programmato da tempo, la verifica dei contratti di solidarietà. Al termine della riunione, durata diverse ore, sono emersi quattro punti chiave.

– Lo stabilimento Agnesi resterà nuovamente chiuso nelle prossime settimane, e altre volte nel corso dell’anno.

– la Colussi ha programmato una campagna pubblicitaria per rafforzare il marchio Agnesi nel Nord Est in occasione dell’Expo

– I lavoratori dello stabilimento non correranno il rischio di perdere il posto di lavoro sino a fine 2016

– La Colussi/Agnesi ha in progetto di garantire la propria partecipazione in aziende di prodotti tipici liguri, da abbinare alla pasta, per creare nuovi posti di lavoro.

“Lo stabilimento di via Schivaha spiegato Ulderico Falconi, dirigente della Colussi/Agnesicontinuerà a produrre pasta fino a giugno 2016. Dopodiche vedremo il da farsi. Per quanto concerne i lavoratori, ci siamo impegnati a raggiungere la piena occupazione”.

“Esiste un progetto – ha proseguito Falconi – che prevede la partecipazione da parte della Colussi-Agnesi in alcune aziende che producono tipicità liguri, da abbinare alla pasta, per passare da un concetto semplice della pasta ad un concetto del primo piatto.È un progetto che sta andando avanti, l’ultima riunione si è tenuta il 29 di gennaio. Sono state elaborate alcune proposte che ora i tecnici stanno sviluppando. In questo progetto ha deciso di entrare anche l’università Gastronomica di Pollezo, con la quale stiamo collaborando, sia in termini di ricerca sul prodotto, sia per quanto concerne la campagna promozionale Agnesi che partirà a ridosso dell’Expo 2015. È previsto un massiccio investimento, che riteniamo molto importante per consolidare il mercato interno e allargarlo in termini di consumatori”.

“Almeno fino al 30 giugno del 2016 l’azienda continuerà la produzione – ha spiegato Gianni Trebini, sindacalista della CGIL – Fino al 31 dicembre del 2016 nessuno correrà il rischio di perdere il posto di lavoro. Verso la fine del mese, però, ci sarà un’ulteriore chiusura dello stabilimento. La cosa può dispiacere, ma non c’è da meravigliarsi. Sono stati fatti degli accordi, altrimenti qualcuno sarebbe rimasto a casa. Ci sarà un’ulteriore chiusura, così come nel resto dell’anno. È la soluzione migliore, anziché il 30% al lavoro e il 70% a casa o viceversa, in questo modo viene evitata qualsiasi discriminazione”.

“Nel frattempo sta andando avanti l’impegno dell’azienda per creare una produzione alternativa ha proseguito Trebini – che prevede la creazione di piccole aziende che siano in grado di garantire una produzione alternativa. L’azienda ha investo in una campagna promozionale della pasta Agnesi che partirà ai primi di maggio. Si tratta di una campagna che prenderà corso nella parte centrale dell’Expo e sarà indirizzata verso il Nord-Est dell’italia , dove si registra una carenza di pasta Agnesi. Sarà inoltre una campagna promozionale per i giovani al di sotto dei 45 anni, perchè un sondaggio ha confermato che la pasta Agnesi viene soprattutto consumata da persone dai 45 anni in su. Ovviamente l’obiettivo è quello di aumentare i volumi di produzione, il che potrebbe creare le condizioni necessarie per il mantenimento dello stabilimento di Imperia”.

Condividi questo articolo: