Si fa sempre più teso il clima in casa Riviera Trasporti in vista del referendum, in programma questa mattina, venerdì 20 marzo, e indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil per approvare l’accordo quadro sottoscritto con l’azienda per il ripristino dei contratti integrativi sospesi nei mesi scorsi per via delle difficoltà economiche della società incaricata della gestione del trasporto pubblico nel comprensorio imperiese.
In particolare, il referendum, al di la del risultato, rischierebbe di perdere di validità, secondo la Faisa Cisal, in quanto in base all’articolo 13 dell’accordo quadro, lo stesso accordo risulterebbe esigibile solo nel caso in cui tutti i lavoratori fossero disposti a ritirare le cause intentate contro la Riviera Trasporti per la sospensione dei contratti integrativi. Allo stato attuale, però, sarebbero oltre 150 i lavoratori che non avrebbero dato l’assenso al ritiro delle cause, compresi gli iscritti a Faisa Cisal e Ugl, sindacati non hanno sottoscritto l’accordo quadro con l’azienda.
“L’accordo sarà esigibile in caso di esito positivo del referendum – commenta a ImperiaPost Giampiero Garibaldi della Cgil – perché l’art.13 sul ritiro delle cause si riferisce ovviamente ai lavoratori dei sindacati firmatari, mi pare chiaro. Poi è ovvio che chi non è d’accordo opti per una interpretazione estensiva che, a nostro avviso, è errata. Ritengo che quello di oggi sia un grande esempio di democrazia, stimolante per tutti i lavoratori della Riviera Trasporti“.
Secca la replica di Federico Diletto della Faisa Cisal: “Per noi, anche in caso di esito positivo del referendum, l’accordo quadro non sarà esigibile. Nell’articolo 13 non c’è alcun riferimento ai lavoratori dei soli sindacati firmatari. Dunque, se fosse realmente riferito ai soli firmatari, l’accordo quadro sarebbe applicabile ai soli iscritti a Cgil, Cisl e Uil. È evidente che non possa essere così“.
I problemi, però, non sono ancora finiti. Per lunedì, infatti, la Riviera Trasporti ha convocato i sindacati per discutere dell’applicazione del cosiddetto “fondino” approvato in Regione. Anche in questo caso, però, manca una linea unitaria. Solo Faisa Cisal e Cisl, infatti, hanno sottoscritto l’accordo sul “fondino”, tanto che proprio le segreterie regionali dei due sindacati in questione hanno intimato all’azienda di non convocare altre sigle sindacali al tavolo in programma lunedì in quanto non titolate a gestire la trattativa. Insomma, in casa Riviera Trasporti sembra regnare sovrano il caos. Solo i prossimi giorni potranno chiarire i dubbi su una vicenda dalle mille polemiche.