Il Consiglio di Stato ha riconosciuto in mattinata la validità del calendario venatorio regionale approvato con delibera del Consiglio regionale a maggio , escludendo il Porciglione dalle specie cacciabili -riconosciuto anche dalla Regione come errore materiale- e stabilendo la legittimità delle giornate aggiuntive per la caccia da appostamento sia legittima per le specie che costituiscono più del 90% dei capi: colombaccio, merlo, tordo bottaccio, tordo sassello e cesena.
Nel più breve tempo possibile arriverà dagli uffici regionali la comunicazione agli enti interessati riguardante la ripresa dell’attività venatoria e le sue modalità. La caccia tornerà libera da domattina, venerdì 28 novembre.
Grande soddisfazione per il risultato ottenuto da parte dell’assessore Briano e un ringraziamento agli uffici regionali per la professionalità e competenza: “Dispiace solo constatare che gli animalisti attraverso le loro strategie abbiano fatto chiudere per molte giornate un’attività dichiarata legittima nel merito sia dal Tar, sia dal Consiglio di Stato. Questo dimostra che la loro è stata un’azione politica contro la caccia e non una vera battaglia sui contenuti e sulla tutela dell’ambiente. Inoltre dimostra che la nostra decisione di non sottostare al ricatto delle associazioni ricorrenti di togliere le giornate aggiuntive a tutte le specie sia stata vincente”, afferma la Briano.
L’ordinanza del Consiglio si potrà ripristinare l’utilizzo delle munizioni al piombo per la caccia agli ungulati.