Imperia – Con 176 sì e 160 no, i lavoratori della Riviera Trasporti hanno detto sì all’accordo quadro che prevede il ripristino dei contratti integrativi sospesi nei mesi scorsi per via delle difficoltà economiche della società incaricata della gestione del trasporto pubblico nel comprensorio imperiese. Alla votazione hanno partecipato 339 dipendenti su 353 aventi diritto.
Malgrado l’esito della votazione le posizioni dei sindacati rimangono agli antipodi. Infatti secondo la Faisa Cisal (che insieme all’Ugl ha votato no), il referendum dimostrerebbe la spaccatura dei lavoratori sull’accordo quadro. La Cgil (che insieme a Cisl e Uil ha votato si), invece, rivendica la vittoria e chiederà l’applicazione dell’accordo quadro.
Federico Diletto (Faisa Cisal): “L’azienda è divisa in due, hanno vinto di poco i sì. Come successo in passato per altri accordi importanti, quando l’azienda è spaccata non vengono mai applicati. Detto questo se verranno applicati noi certamente li impugneremo in quanto a nostro avviso sono esigibili se se tutti i lavoratori ritireranno le cause contro la Riviera Trasporti. Visto che gli accordi sono stati sottoscritti solo da Cisl, Cgil e Uil e come dimostrato dall’esito del Referendum sono oltre 150 i lavoratori che non sono disposti a ritirare le cause”.
Sulla stessa linea anche Alessandro Merlino della Ugl: “I voti di differenza sono troppo pochi. L’accordo non è esigibile. Inoltre, a nostro avviso, ci sono state delle irregolarità nel corso del referendum. Lunedì saremo a Genova dai nostri avvocati per proseguire con l’iter delle cause intentate alla società per la revoca dei contratti integrativi. Nell’occasione discuteremo anche delle azioni da intraprendere in relazione all’accordo quadro che, probabilmente, impugneremo“.
Gianpiero Garibaldi (CGIL): “Siamo molto soddisfatti per la prevalenza dei sì in quanto si tratta di un accordo oneroso, coma abbiamo sempre detto senza nasconderci dietro ad un dito, che va a recuperare gli integrativi aziendali a fronte di una maggiore produttività. Siamo altresì soddisfatti per la grande partecipazione, che a nostro modo di vedere risulta essere il dato più importante in quanto testimonia la grande democrazia che regna tra il corpo dei lavoratori della Riviera Trasporti. Azienda spaccata, accordo inapplicabile? Questo tipo di lettura conferma la mancanza di equilibrio e di visione complessiva da parte di taluni, ci sono regole di democrazia che vanno rispettate. Ognuno è libero di comportarsi come crede, noi però ci sentiamo autorizzati e accreditati a chiedere l’esecutività degli accordi e il rientro degli integrativi aziendali”.