24 Novembre 2024 10:38

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24 Novembre 2024 10:38

L’ORDINE DEL GIORNO CONSIGLIO REGIONALE APPROVATO MARTEDÌ 26 NOVEMBRE

consiglio regionale

L’assemblea legislativa della liguria:

CONSIDERATO che, ai sensi della normativa vigente, il trasporto ferroviario regionale è regolato dal contratto di servizio tra la Regione Liguria e Trenitalia S.p.A. per il periodo 1° gennaio 2009 – 31 dicembre 2014;

PRESO ATTO che la Regione Piemonte, con atto unilaterale e in violazione degli accordi nazionali, nell’ambito della riorganizzazione dei rispettivi servizi ferroviari regionali, ha tagliato 19 treni di propria competenza, a partire dal prossimo cambio di orario 2013, che interessano le linee ferroviarie Torino – Savona – Ventimiglia, Cuneo – Ventimiglia – Taggia, Genova – Alessandria, Genova – Arquata Scrivia, per un valore complessivo di circa 4,6 milioni di euro;

CONSIDERATO che la Regione Liguria, per sopperire ai suddetti tagli, ha previsto una riduzione dei servizi ferroviari di propria competenza, posto che non esiste la possibilità di aumentare le risorse da destinare al contratto di servizio con Trenitalia;

TENUTO CONTO che il conseguente piano di riduzione dei servizi ferroviari ha inizialmente interessato la linea interregionale Genova – Busalla e, più segnatamente, la linea Genova – Ovada – Acqui Terme che risulta già essere la meno servita tra le linee regionali liguri;

RICHIAMATI gli ordini del giorno numeri 569, 571 e 576, approvati dal Consiglio regionale nella seduta del 31 ottobre 2013, nonché l’ordine del giorno numero 581, approvato nella seduta del 12 novembre 2013;

PRESO ATTO della discussione svoltasi, in sede di IV Commissione consiliare “Attività produttive”, a seguito delle comunicazioni rese dall’Assessore regionale ai trasporti;

RICHIAMATA la legge regionale 7 novembre 2013, n. 33 (Riforma del trasporto pubblico regionale e locale) che, tra i suoi principi ispiratori, riconosce il valore sociale, ambientale ed economico del trasporto pubblico regionale a garanzia del diritto alla mobilità delle persone;

SOTTOLINEATO che tale legge ha tra i suoi obiettivi la programmazione del servizio, completamente integrato tra le varie modalità di trasporto, in modo da dare adeguata copertura a tutto il territorio regionale;

 

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

 

  • a sospendere – in attesa di una risposta entro il 13 dicembre 2013 da parte della Regione Piemonte – ogni decisione in merito al piano di riduzione dei collegamenti interregionali di competenza della Regione Liguria;
  • a risollecitare la Regione Piemonte al rispetto degli accordi per la copertura degli oneri delle linee ferroviarie interregionali di competenza;
  • a richiedere a Trenitalia uno studio che fornisca, a saldi invariati, una riorganizzazione del servizio sull’intero bacino regionale al fine di migliorare gli standard di qualità e di efficienza, tenuto conto delle percorrenze, dei flussi di traffico, dei cadenzamenti di orario e dell’integrazione ferro – gomma, secondo principi di equità;
  • ad avviare una verifica sull’applicazione del contratto di servizio tra Regione Liguria e Trenitalia in vista della scadenza prevista nel 2015, anche in funzione di una eventuale rinegoziazione e/o indizione di gara;
  • ad intervenire presso il Governo affinché venga adeguatamente finanziato il “Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale”;
  • a promuovere una iniziativa, in sede di Conferenza Stato – Regioni, per affrontare le problematiche relative ai criteri di ripartizione delle competenze stabiliti a Tivoli nel 1998 in materia di linee interregionali.

F.to:    Antonino Oliveri, Edoardo Rixi, Marco Melgrati, Gino Garibaldi, Raffaella Della Bianca, Maruska Piredda, Marco Limoncini, Alessandro Benzi, Giacomo Conti, Aldo Siri, Francesco Bruzzone, Ezio Chiesa, Alessio Saso, Nicolò Scialfa, Michele Boffa.

Approvato a maggioranza dal Consiglio regionale – Assemblea legislativa della Liguria nella seduta del 26 novembre 2013 con il seguente risultato:

 

–      presenti e votanti:       n.  36

–      voti favorevoli:           n.  35

–      voti contrari:               n.    1

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