Serata di grandi emozioni color Rosa alle Cisterne del Ducale in occasione del grande evento “Aspettando il Giro d’Italia” curato dalla Regione Liguria. In sala oltre duecento persone tra Sindaci, Assessori e Consiglieri, unitamente alle Società liguri della Federazione Ciclistica Italiana. In prima fila il presidente Claudio Burlando e gli assessori Matteo Rossi e Raffaella Paita, affiancati da grandi campioni: Claudio Chiappucci e Paolo Bettini, con le “vecchie glorie” del ciclismo nostrano: Mino De Rossi (oro a Helsinki 1952), Imerio Massignan (professionista dal 1959 al 1970), Luigi Zaimbro (protagonista al Giro 1961) e Giobatta Persi, simbolo di longevità per i record italiani e mondiali stabiliti dopo i 70 anni.
“Copriamo tutta la fascia ligure, costa ed entroterra, e con queste 5 giornate di Giro d’Italia in Liguria vengono toccati ben 77 comuni. Compreso il più piccolo, Rondanina con 69 abitanti sopra il Brugneto. Faremo conoscere all’Italia, all’Europa ed al Mondo anche un entroterra ricco di migranti. Sono poi molto orgoglioso del fatto che nella nostra Regione, per la prima volta nella storia di questa manifestazione, si svolgerà una tappa intera su una pista ciclabile con la cronoprologo a squadre da San Lorenzo al Mare a Sanremo – spiega il Presidente Burlando – Con la Grande Partenza, avremo la carovana del Giro d Italia per 10 giorni in Liguria. Tutto questo inquadrato in sei mesi di grandi eventi se pensiamo, ad esempio, anche a Slow Fish, al Salone Nautico ed al Festival della Scienza. Abbiamo lavorato molto, ringrazio i tanti Sindaci stasera presenti per aver collaborato con noi. Credo che tutti abbiano capito cosa significhi in termini di promozione la Grande Partenza”.
Felicità nelle parole di Matteo Rossi, assessore regionale allo sport. “La Liguria è storicamente regione di grandi eventi ciclistici ma quest’anno ci superiamo. Oltre alla Grande Partenza della corsa rosa, potremo anche assistere a una tappa del Giro Femminile. Per maggio, nell’imperiese e nello spezzino gli alberghi sono ormai tutti pieni. Noi abbiamo costa ed entroterra, nessuna Regione come noi. La bicicletta ci può dare grande slancio per essere sempre più attrattivi per turismo sportivo”.
Mauro Vegni, direttore eventi Gazzetta, ricorda l’iter che ha portato la Liguria a ospitare quattro tappe e mezza del Giro d’Italia. “A luglio ne abbiamo presentate tre ma poi Burlando ha lavorato ai miei fianchi per averne almeno un’altra, avendo il forte desiderio di toccare il maggior numero di comuni possibile. Ce l’ha fatta a convincermi ma non è stato difficile perché la Liguria è regione di grandi eccellenze. Qui avremo seimila metri di dislivello e contiamo di avere quattro vincitori di maglia rosa. Sono, infatti, tutte tappe che possono condizionare la corsa”
“Un Giro molto difficile, tappe molto impegnative in Liguria”. Sono d’accordo Paolo Bettini e Claudio Chiappucci. “Io ne ho pedalati otto e visti qualcuno in più, anche perché già da bambino aspettavo che il Giro passasse sotto casa. E’ una grande festa popolare che fa scoprire al mondo quanto è bella l’Italia – afferma Bettini – Personalmente, oltre alle due vittorie del Mondiale, sono fiero della mia medaglia olimpica perché vincere le Olimpiadi ti proietta nel mondo sportivo e fa conoscere anche a chi non è un appassionato di ciclismo. Bugno? Mi ha insegnato molte cose, in particolare cosa significava diventare professionista per me che ero Dilettante”.
Così El Diablo. “Il Giro d’Italia è la mia storia, era il primo grande evento della stagione dove trovavo il mondo pronto ad aspettarmi. E’ vero che c’erano le classiche ma non avevano lo stesso sapore del Giro. Ci arrivavo teso perche non sapevo cosa mi aspettava. Personalmente ho un grande attaccamento alla Liguria in particolare dopo la vittoria della Milano Sanremo. Partii sul Turchino, ebbi la fortuna di avere compagni adatti”.
Davide Mancini mette poi in scena alcune parti di “Costante, la Nuvola”, lo spettacolo teatrale dedicato a Girardengo. Aneddoti e ricordi emozionanti vengono snocciolati sul palco da Massignan, De Rossi, Zaimbro e Persi. Momenti diversi della storia del ciclismo, accomunati da una straordinaria passione ed amore per questo sport.
Un premio viene infine consegnato da Claudio Burlando a Ivano Carrozzino, presidente dell’US Pontedecimo e organizzatore nel 2014 del 75° Giro dell’Appennino, e da Matteo Rossi a Mauro Lazzarini, presidente del GS Terralba Arenzano per i suoi primi 40 anni di attività.