23 Dicembre 2024 12:18

23 Dicembre 2024 12:18

IMPERIA. RIVIERA TRASPORTI, ESPLODE IL CASO. L’UGL: “REFERENDUM SUI CONTRATTI INTEGRATIVI ILLEGITTIMO”/ECCO LE CONTESTAZIONI

In breve: "Lo sbandierato referendum, con le sue farsesche modalità di svolgimento, si è svolto nella totale illegittimità e nessun valore giuridico può riconoscersi allo stesso né gli è riconosciuto dal sindacato UGL che torna a comunicare che le cause intentate..."

11093728_547489995390353_1374959510_n

A una settimana di distanza dal referendum indetto da Cgil, Cisl e Uil, infuria la polemica in casa Riviera Trasporti. Il referendum si è chiuso con 176 sì e 160 no, sancendo l’approvazione dell’accordo quadro che ha portato al ripristino dei contratti integrativi sospesi nei mesi scorsi per via delle difficoltà economiche della società incaricata della gestione del trasporto pubblico nel comprensorio imperiese. L’Ugl, però, che insieme a Faisa Cisal aveva espresso parere contrario all’accordo quadro, rivela irregolarità nell’organizzazione e nell’espletazione del referendum.

“Il sindacato UGL – si legge in una nota – anche a nome dei lavoratori iscritti, viste le modalità con cui si è svolto il ‘referendum’ del 20 marzo, di cui si evidenzia la palese illegittimità, nullità ed inesistenza giuridica, segnala e lamenta quanto segue:

la votazione si è svolta in assenza di qualsiasi regolamento anticipatamente predisposto;

– i seggi elettorali sono stati gestiti dai soli rappresentanti di CGL – CISL e UIL senza possibilità alcuna di partecipazione per gli altri rappresentanti dei lavoratori, tra i quali UGL;

non è stato individuato, se non verbalmente, il responsabile (Presidente) di ogni seggio;

– le schede idonee alla votazione erano in evidente soprannumero ed a disposizione di chiunque nei locali ove si votava;

– all’ora di pranzo l’urna con i voti già espressi è stata prelevata dai rappresentanti di CGL – CISL e UIL e riportata nei locali adibiti al voto dopo quasi due ore;

almeno 44 lavoratori sono stati raggiunti telefonicamente dai rappresentanti di CGL – CISL e UIL e, invitati a votare, hanno esercitato la facoltà via cavo, ovvero la loro volontà è stata trascritta da terzi sulle schede.

E’ pertanto evidente che lo sbandierato referendum, con le sue farsesche modalità di svolgimento, si è svolto nella totale illegittimità e nessun valore giuridico può riconoscersi allo stesso né gli è riconosciuto dal sindacato UGL che torna a comunicare che le cause intentate davanti al Tribunale di Imperia dai propri iscritti proseguiranno il loro corso“.

Condividi questo articolo: