Imperia. “È tornato, si è scusato per quello che é successo. Gli abbiamo presentato la situazione e lui ha raccolto e recepito le informazioni che avremmo ben potuto dargli ieri se non fosse successo quello che è successo“. Sonia grassi, dirigente dei servizi sociali è stata contattata da Imperiapost per un commento dopo che P.M. di 60 anni di Imperia, ha tentato di gettarsi dalla finestra dal quarto piano dell`ex Cremlino, oggi sede dei servizi sociali imperiesi, dopo aver dato in escandescenze quando gli operatori dei servizi sociali gli avrebbero comunicato che il sussidio da lui richiesto non poteva superare una certa somma.
“Siamo consapevoli – continua Sonia Grassi – Che le risposte che diamo non sono sempre soddisfacenti, ma non vogliamo creare false aspettative perché aggraveremmo il problema”.
“Innanzitutto vorrei ringraziare le forze dell’ordine per aver tempestivamente accolto il nostro grido di aiuto. Sono intervenute per sanare un’emergenza che non avremmo saputo gestire data la gravità. Credo che sarebbe auspicabile, con tutte le considerazioni del caso, riuscire a ottenere un piantonamento stabile dell’edificio”.
“Ci sono stati episodi tali per cui la decisione di installare un sistema di videosorveglianza all’avanguardia voleva essere un deterrente. Episodi gravissimi come aggressioni verbali quotidiane, in alcuni casi addirittura aggressioni fisiche e episodi di autolesionismo”.
“Credo di aver preso decisioni importanti affinché sia i miei colleghi, sia io stessa, ci si possa considerare tutelati con un sistema di video sorveglianza. Un sistema che, però, non ferma chi vuole perpetrare un qualsivoglia gesto insano nei nostri confronti. Io ho fatto tutto quello che potevo. Un sistema di vigilanza privato sarebbe assurdo. All’amministrazione la decisone, se la vuole prendere, se non pensa che questo sia episodio isolato, per me non lo è, è uno dei tanti”