Imperia. Non è finita l’odissea di Liria, la 60enne peruviana che, da ieri , è stata cacciata di casa dai Servizi Sociali e non ha un posto dove andare. Ieri, 30 marzo, ha passato la giornata sulle scale fino a quando i vicini non le sono venuti in soccorso e le hanno dato un po’ di ospitalità, ma alla fine la donna ha avuto un crollo nervoso ed è stata trasportata all’Ospedale dove ha trascorso la notte.
“Al mattino è andata a parlare con i servizi sociali – raccontano i vicini – Ha chiesto un’altra casa. Le concedono solo 5 giorni alla Caritas, è senza roba, vestiti. Ieri sera è andata via con l’ambulanza ha passato la notte in ospedale fino a questa mattina alle sette. Uno dei militi si è offerta per ospitarla e forse darle anche un lavoro. Non ha nulla, ha perso il portafoglio ed è una persona per bene che ha sempre pagato. Ha il permesso di soggiorno, non ha fatto niente e non capiamo perchè l’hanno trattato così”.
“Noi vicini – continuano i residenti – Non accettiamo il comportamento dei servizi sociale, queste sono case del Comune, devono aiutarla non sbatterla fuori di casa. Dicono che dal 27 di novembre i servizi sociali la avvisano di andare via dalla casa, ma non ha mai ricevuto nulla, forse la coinquilina le rubava la posta“.
“Noi siamo solidali con la signora Liria, devono darle una casa. Qui gli appartamenti vuoti ci sono, sono piccoli vanno bene per una persona sola. Sarebbe perfetto. Lei deve essere aiutata, buttarla cinque giorni alla Caritas è levare la dignità a una persona che ha sempre lavorato, fatto il suo dovere e poi…dopo cinque giorni? Noi la aiuteremo in tutto e per tutto“.