23 Novembre 2024 20:23

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23 Novembre 2024 20:23

IMPERIA. IL MOVIMENTO 5 STELLE FA DECADERE IL CDA DELL’AST. CAPACCI E ABBO: “SOLITA TENDENZA AL QUALUNQUISMO E AL DISTRUTTIVISMO”

In breve: Il Sindaco di Imperia Carlo Capacci e l`assessore alle società partecipate Guido Abbo hanno inviato una nota stampa per prendere posizione in merito alla decisione del consigliere del Movimento 5 Stelle Andi Tahiri di dimettersi dal cda dell'Ast, società...

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Il Sindaco di Imperia Carlo Capacci e l`assessore alle società partecipate Guido Abbo hanno inviato una nota stampa per prendere posizione in merito alla decisione del consigliere del Movimento 5 Stelle Andi Tahiri di dimettersi dal cda dell’Ast, società partecipata del Comune di Imperia, provocando la decadenza dell’intero consiglio di amministrazione.

“Spiace constatare che il movimento 5 stelle perda un’occasione per potersi rendere utile in modo costruttivo, e dimostri, ancora una volta, la sua naturale tendenza al qualunquismo ed al “distruttivismo”.
Spiace riscontrare anche le modalità, particolarmente sgradevoli, dell’azione del movimento 5 stelle: si sente legittimato a fare un ultimatum all’amministrazione, con tanto di scadenza di 10 giorni, e porta un attacco odioso, anche sul piano personale, al Presidente AST Franco Borzone. Alla scadenza dei 10 giorni il movimento “ritira” il consigliere Tahiri, senza neppure un confronto con il Presidente, temporaneamente indisponibile per motivi di salute, e senza curarsi minimamente delle conseguenze che tale gesto avrà sulla gestione AST, che subirà un inevitabile ulteriore scossone, e sul personale dipendente.

I problemi della AST, che il movimento 5 stelle ha considerato motivo per ritirare l’amministratore Tahiri, sono ben noti all’amministrazione ed al Presidente Borzone, che si sta adoperando tenacemente per cercare di risolverli. La AST deve ridefinire il proprio ruolo di braccio operativo del Comune nella riscossione tributi e si trova in una situazione delicata: non incassa più gli aggi derivanti dalla riscossione TARES (che viene pagata ormai mediante F24), ed ha le mani legate, operando in regime di proroga del contratto di servizio in attesa di poter diventare al 100% di proprietà del Comune, al termine di una delicata e difficile trattativa con il socio privato di Amat Spa.
Tali circostanze sono state segnalate al CDA in sede di nomina ed è stato ben spiegato ai neonominati consiglieri quale fosse il loro delicato compito: tenere la barca a galla, in frangenti difficili, cercando di ottimizzare la gestione corrente e nel contempo riprogrammare una revisione strategica dell’attività, non appena sarà possibile mettere mano al contratto di servizio.
Questo compito spetterebbe anche all’Avvocato Tahiri, membro del CDA della AST, che invece di adoperarsi per analizzare la situazione e fare proposte per migliorarla trova più comodo lasciarsi “ritirare” dal CDA, dimostrando forse di avere un po’ di confusione in testa fra le responsabilità politiche e le sue precipue responsabilità di amministratore di una società per azioni. Non consta, a chi scrive, nessuna iniziativa del consigliere dimissionario a vantaggio dell’azienda; una volta che ha preso coscienza della difficile situazione, ha preferito scappare con la coda tra le gambe, per andare nella posizione più facile, e più consona al movimento 5 stelle: tra la folla, a urlare e tirare sassi su chi cerca, con fatica, di tenere in piedi la baracca…”.

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