Contributi pubblici destinati all’attività politica e di rappresentanza spesi per interessi privati. Queste sono le contestazioni che hanno portato la Guardia di Finanza all’inchiesta sulle spese pazze in Regione Liguria nel periodo compreso tra il 2010 e il 2012. Nel registro degli indagati sono finiti in 27 tra consiglieri e amministratori con le accuse di peculato e falso.
ECCO LE SPESE CONTESTATE
UFFICIO DI PRESIDENZA
Rosario Monteleone – 96 mila euro (stanziamento 588 mila euro)
Luigi Morgillo – 8.660 euro (stanziamento 474 mila euro)
Michele Boffa – 17 mila euro (stanziamento 283 mila euro)
GRUPPI CONSILIARI
PDL – 97 mila euro (stanziamento 1 milione di euro)
PD – 283 mila euro (stanziamento 1 milione e 900 mila euro)
LISTA CIVICA BIASOTTI – 28 mila euro (stanziamento 500 mila euro)
SEL – 27 mila euro (stanziamento 390 mila euro)
NOI CON BURLANDO – 21.500 euro (stanziamento 400 mila euro)
LIGURIA VIVA – 74 mila euro (stanziamento 193 mila euro)
RIFORMISTI ITALIANI – 5 mila euro (stanziamento 60 mila euro)
DIRITTI E LIBERTÀ – 650 euro (stanziamento 12 mila euro)
UDC – 142 mila euro (stanziamento 440 mila euro)
LEGA NORD – 97 mila euro (stanziamento 677 mila euro)
Infine, le ultime contestazioni riguardano i contributi percepiti indebitamente per le missioni esterne, la cui contestazione ammonta a mille euro su un totale di 19 mila euro; e i contributi per l’espletamento popolare, la cui contestazione ammonta a 11 mila euro su un totale di 86 mila euro.