Magistratura e sondaggi decretano la pace “armata” tra Carlo Capacci, presidente di “Liguria Cambia”, e Raffaella
Paita, candidata alla presidenza della Regione Liguria sostenuta dal Partito Democratico, Liste civiche e Ncd. È quanto emerge dalla indiscrezioni delle ultime ore che raccontano di un accordo ormai a un passo.
Paita e Capacci, infatti, appresa la notizia che vede i due consiglieri regionali di “Liguria Cambia”, Armando Ezio Capurro ed Ezio Chiesa, indagati dalla Procura della Repubblica di Genova per alcune spese ritenute “illegittime” relative ai rimborsi dei gruppi consiliari, avrebbero rimesso le carte in tavola. Anche perché con tutta probabilità Chiesa e Capurro faranno un passo indietro.
A spingere i due leader ad addivenire a più miti consigli è stato anche il risultato dell’ultimo sondaggio che vede la candidata del centro sinistra in vantaggio di soli 2 punti percentuali sul candidato del centrodestra Giovanni Toti. Una situazione che vedrebbe il movimento civico di Capacci decisivo per la possibile vittoria della Paita. Ma a che condizioni? Il posto nel listino per Capurro non c’è, anche a fronte dell’avviso di garanzia e non sembra che possa essere sostituito da alcuno. La trattativa, invece, si sarebbe concentrata sulla possibilità da parte della Paita di nominare un assessore “esterno” in quota “Liguria Cambia”. Per questo incarico si è fatto il nome di Luca Lanteri, ex assessore della giunta Sappa e Strescino.