23 Novembre 2024 19:16

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23 Novembre 2024 19:16

IMPERIA. GIORNALISTI LICENZIATI DA RIVIERA 24 E REINTEGRATI DAL TRIBUNALE: “NESSUNO CI HA PAGATO. SE NECESSARIO CHIEDEREMO LA PROCEDURA FALLIMENTARE. INTERVENGA IL CARDINALE”

In breve: La società “Nuova Radio Amicizia srl”, appartenente alla diocesi di Ventimiglia-Sanremo (attualmente retta dal vescovo Antonio Suetta), a capo del quotidiano online “Riviera24″ era stata condannata dal Giudice del Lavoro di Imperia al reintegro di due lavoratori licenziati Fabrizio Tenerelli e Mario Guglielmi

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Imperia. La società “Nuova Radio Amicizia srl”, appartenente alla diocesi di Ventimiglia-Sanremo (attualmente retta dal vescovo Antonio Suetta), a capo del quotidiano online “Riviera24″ era stata condannata dal Giudice del Lavoro di Imperia al reintegro di due lavoratori licenziati Fabrizio Tenerelli e Mario Guglielmi o, in alternativa, al pagamento di una somma risarcitoria per il licenziamento, considerato non soltanto “ingiusto”, ma anche “ritorsivo”.

A distanza di tre settimane – come scrivono gli interessati in un comunicato stampa – Nulla è cambiato, malgrado l’immediata esecutività della sentenza. Essendo una sentenza esecutiva il pagamento dei due giornalisti licenziati sarebbe dovuto già avvenire nei giorni successivi alla sentenza. Invece questo non si è ancora verificato.

Pier Paolo Guglielmi, legale di Tenerelli e Guglielmi, ha provato ad andare incontro alla società condannata dal Giudice del Lavoro, ma al momento nessun pagamento è stato fatto e la società non avrebbe ancora fatto chiarezza su come intenda ottemperare alle disposizioni giudiziarie.

Non è stata deposita alcuna istanza di fallimento avverte il legale Guglielmi. L’istanza potrà essere depositata soltanto all’esito delle procedure esecutive per il recupero forzoso dei crediti vantati dai giornalisti nel caso in cui risultasse negativo. In oggi non è proceduralmente possibile depositare una simile istanza proprio perché al momento non c’è prova che la società Nuova Radio Amicizia non sia in grado di adempiere.

Alla luce di questa incresciosa situazione, Tenerelli e Guglielmi sono seriamente preoccupati per quanto sta accadendo e chiedono di incontrare il vescovo Antonio Suetta, per avere precise garanzie.

Se necessario giungeremo a chiedere la procedura fallimentare – avvertono i due giornalisti – A questo punto chiediamo che intervenga il Cardinale di Genova, Angelo Bagnasco per far piena luce su questa assurda vicenda. Perchè il Vescovo, la cui Diocesi è proprietaria del giornale, di fronte a due sentenze esecutive di altrettanti Giudici non è ancora intervenuto per invitare i suoi collaboratori ad adempiere a quanto deciso dalla legge?

Secondo l’ex direttore di Riviera 24 Tenerelli e il suo ex giornalista Guglielmi “Non è possibile che un giornale che dichiara di essere senza soldi, assuma come collaboratori, dopo il nostro licenziamento, altre 5 persone, che, si presume, vengano regolarmente stipendiate. Non è possibile che un giornale senza soldi ora si avvalga della collaborazione di un consulente del lavoro e di un commercialista esterni, quando all’epoca del vecchio Cda, prima dell’insediamento del nuovo Vescovo, lo stesso amministratore delegato svolgeva entrambe le mansioni.

In un giornale senza soldi, in organico è stata inserita anche una segretaria, figura che non era mai esistita in precedenza in quell’ambiente di lavoro. Avendo lasciato senza lavoro due giornalisti che avevano un contratto a tempo indeterminato si è agito in aperto contrasto contro quelli che sono i valori Cristiani e gli insegnamenti di Papa Francesco. Il Pontefice a più riprese ha affermato che togliere il lavoro a una persona equivale a toglierle la sua dignità. Se, poi, il Vescovo riconoscerà che qualcuno dei suoi uomini ha sbagliato e che la Chiesa non ne può nulla, tanto meglio, ma si assuma le responsabilità di una società di cui la Diocesi è proprietaria al cento per cento e, se del caso, si rivalga contro chi ha sbagliato.

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