Diano Marina. È arrivata in comune attorno alle 10 di questa mattina la commissione di accesso richiesta dall’ex Prefetto di Imperia Fiamma Spena che dovrà verificare la presenza o meno di infiltrazioni mafiose all’interno dell’amministrazione Chiappori. I viceprefetti Paolo D’Attilio di Genova, Flavia Pellegrino di Cuneo e Barbara Buffa di Torino hanno preso possesso dell’ufficio che sino a qualche giorno fa era dell’assessore al bilancio e Polizia Municipale Luigi Basso.
I tre non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione e dopo una breve visita dal segretario comunale Antonino Germanotta si sono messi al lavoro. Sulle loro scrivanie alcuni faldoni di documenti ma anche alcune pen drive sulle quali sono state caricate le scansioni della documentazione richiesta, dal 2010 al 2015, proveniente dai vari settori comunali. Sotto la lente di ingrandimento, dunque, anche pratiche dell’ex amministrazione guidata da Angelo Basso come le concessioni demaniali e della G.M. S.p.A. gestita prima da Roberto Elena e poi da Francesco Zunino. Oggi, la società è gestita da Domenico Surace che nel giro di tre anni ha praticamente azzerato i debiti con il Comune e conseguito utili per centinaia di migliaia di euro.
Sono 90 i giorni (prorogabili di ulteriori 90, ndr) di tempo che la commissione di accesso avrà per valutare le carte ma anche per ascoltare i dipendenti comunali, i dirigenti e gli amministratori di maggioranza e minoranza se lo dovessero ritenere necessario.
I commissari acquisiranno l’elenco dei nominativi di tutti i dipendenti e di tutti gli amministratori, compresi quelli della G.M. S.p.A. e con l’ausilio delle forze dell’ordine effettueranno controlli incrociati sia sulle parentele che sulla loro situazione patrimoniale. Al termine della verifica la commissione avrà tempo altri 45 giorni per redigere la relazione da inviare al Ministro dell’Interno Angelino Alfano che a sua volta avrà 90 giorni di tempo per decidere se commissariare il comune per infiltrazioni mafiose o meno. In caso di commissariamento arriverà un commissario prefettizio che resterà in carica non meno di 18 mesi e sino a una massimo di 24. Se questa ipotesi si dovesse verificare i Dianesi torneranno alle urne nella primavera del 2017.