Si è aperto questa mattina con un colpo di scena il processo per danneggiamento del corpo idrico e mancata autorizzazione per gli scarichi fognari che vede sul banco degli imputati l’ex Sindaco Paolo Strescino, l’ex dirigente del settore Ambiente del Comune di Imperia Beppe Enrico (oggi assegnato al settore Cultura) e l’ex direttore generale della Porto di Imperia SPA Carlo Conti.
Il PM Lorenzo Fornace, infatti, in aula, di fronte al giudice monocratico Laura Aschero ha spiegato di non condividere l’impostazione accusatoria formulata dai colleghi che lo hanno preceduto e di averli già informati. Fornace ha anche annunciato di voler sentire comunque testimoni e imputati, con la consapevolezza, però, che la discussione porterà con tutta probabilità a una richiesta di assoluzione per una “evidente carenza del reato di danneggiamento”.
“Non condivido l’impostazione accusatoria e ho delle riserve sulla sussistenza dell’elemento oggettivo del reato contestato e di ciò ho reso partecipi anche i Magistrati che erano titolari del procedimento nella fase delle indagini preliminari – ha dichiarato in aula Fornace – Ritengo altresì che non vi siano gli elementi per una sentenza di proscioglimento, per cui sarà necessaria comunque una discussione. Chiedo dunque l’ammissione degli esami dei testi e degli imputati, con la convinzione che la discussione dovrebbe portare a una evidente carenza del reato di danneggiamento, con conseguente assoluzione“.