IMPERIA. Per ripercorrere le tappe dei primi 32 anni di vita del Liceo Artistico e per dare il via alle celebrazioni, si è svolta questa mattina, sabato 11 aprile, una conferenza presso la Biblioteca Civica Lagorio. A festeggiare l’importante traguardo vi erano, tra gli altri, presidi, insegnanti e studenti che hanno fatto la storia della scuola imperiese.
Durante la mattinata si sono alternati interventi istituzionali , ma anche momenti intensi di commozione e ricordi.
Erano presenti il Prefetto della Provincia di Imperia, Dott.ssa Silvana Tizzano, la Preside Beatrice Pramaggiore , la Prof.ssa Fausta Tocchio, la Direttrice della Biblioteca Silvia Bonjean, il Sindaco Carlo Capacci, l’Assessore alla Cultura Paolo Strescino, l’Assessore all’ Arredo urbano e VerdeMaria Teresa Parodi, il Presidente del Consiglio Comunale Diego Parodi e Alfredo Sista- Sopraintendenza delle Belle Arti.
E’ iniziato con un lungo applauso l’intervento della Professoressa Fausta Tocchio, anima e fondatrice dell’Istituto d’Arte di Imperia nato nell’autunno del 1985:
“Ho sentito con piacere i progetti che negli anni dopo la mia partenza da Imperia sono stati portati avanti con successo. Ho seguito sempre le vicissitudini e gli obiettivi raggiunti dai ragazzi di questa scuola. 32 anni anni fa ci trovavamo nelle sale del comune di Imperia per tentare con tutte le forze e le energie possibili di ottenere questo percorso scolastico a Imperia e raccogliere così le istanze di un territorio che da molti anni esprimeva l’esigenza di una scuola di istruzione artistica.
Ai tempi ci fu il dilemma di scegliere tra Istituto d’ Arte e Liceo Artistico e si scelse ripercorrere la strada dell’Istituto d’Arte in quanto ci pareva che il “saper fare” e quindi il “sapere ” più “fare” non escludeva la parte culturale che sottende a tutte le progettazioni che si sono evolute nel tempo.
Grazie ad un gruppo di genitori ed insegnanti e al Preside Dulbecco riuscimmo ad avviare questo progetto. Persone come Enzo Amabile, Claudio Scajola e Maria Teresa Scajola si batterono affinché a livello centrale, a livello romano, fosse acquisita e non solo percepita questa necessità. Sin dall’inizio abbiamo voluto chiarire che ci saremmo impegnati e avremmo combattuto solo se questa scuola fosse diventata un bene pubblico, la scuola di tutti. E così è stato.
Ci riuscimmo non con poche difficoltà, con l’aiuto dei Frati Minimi che ci ospitarono in piccole stanze ma dove forse la passione si rese più forte ed energica, dove la voglia di fare maturò in maniera esponenziale. Tutto questo ci rese più forti pur essendo pochi e “piccolissimi” .
Nel terzo anno ci fu consentito di accogliere per l’esame del terzo anno di ” maestro d’arte” la classe dei ” pionieri” dell’ Istituto d’Arte e finalmente il progetto prese forma e divenne scuola pubblica, statale. Ricordo i primi ragazzi della scuola statale, erano 44 e li chiamavo i “44 gatti”. Abbiamo fatto molta strada.
Speravo invece che negli anni potesse essere risolta la questione fondamentale per questa scuola: sono passati 32 anni e l’Istituto D’arte non ha ancora una sede. Forse questa città, questa Provincia dovrebbe rispondere per la dignità che questa scuola ha portato, l’amore e la passione .
Per me è stato un grande amore. La scuola è come un figlio“.
Intervento Fausta Tocchio:
Intervento Silvia Bonjean:
https://www.youtube.com/watch?v=mzxEHD9YuTo
Intervento Paolo Strescino:
https://www.youtube.com/watch?v=qd63dafT-r8
TRENT’arte- L’incontro tra ex allievi, genitori e Fausta Tocchio
Intervento Beatrice Pramaggiore