Giuseppe Fossati, Imperia Riparte, ha segnalato il disappunto di molti titolari di esercizi commerciali di Imperia per l’aumento delle tariffe sulla raccolta rifiuti:
“Nella giornata di ieri ho ricevuto molte telefonate di titolari di esercizi commerciali, bar, ristoranti, fioristi, ecc. che, giustamente, protestavano conto il Comune di Imperia per l’abnorme aumento dell’imposizione conseguente alle nuove tariffe sulla raccolta dei rifiuti.
Poiché c’è molta confusione e qualcuno ‘fa il furbo’, e’ bene chiarire le responsabilità politiche di quello che sta succedendo.
Poiché la tariffa Tares doveva essere approvata entro il 30.6.13, pochi giorni prima dell’insediamento della nuova giunta, il Commissario Straordinario ha adottato in via cautelare un tariffa con delibera che, peraltro, avendo di fatto applicazione concreta a novembre, ben poteva e doveva essere modificata dalla maggioranza uscita dalle urne, anche perché palesemente iniqua nella ripartizione del carico fiscale. A titolo di mero esempio, incredibile a dirsi, c’è una enorme diminuzione delle tariffe per le banche ed un enorme aumento per i bar, ristoranti, fioristi e fruttivendoli.
Nel consiglio comunale del 28.11, la maggioranza ha approvato l’assestamento di bilancio che, tra le altri voci, prevede una entrata fiscale, appunto per la Tares, maggiore di 400.000 euro rispetto alle previsioni del Commissario.
La maggioranza, quindi, ben sapeva e conosceva da tempo quello che stava succedendo ed ha ritenuto di non intervenire.
Questi i fatti, che tutti debbono conoscere e valutare.
Forse la maggioranza era troppo impegnata ad assumere, ovviamente senza concorso, segreterie particolari, autisti del Sindaco, ad assegnare incarichi professionali a candidati non eletti, ovvero attivarsi per nominare ‘persone di fiducia’ nella commissione ambientale (il giorno stesso dell’insediamento il Sindaco si è informato come fare), piuttosto che mettere mano ad una revisione della tariffa in questione.
Amministrare significa anche assumersi le responsabilità politiche delle scelte o delle ‘non scelte’. Sarebbe bene che la nuova amministrazione cominciasse a prenderne atto“.