Saranno circa 700 gli aventi diritto al voto che il prossimo 3 maggio saranno chiamati a scegliere il futuro presidente della Provincia tra Fabio Natta e il sindaco di Prelà Eliano Brizio (Lega Nord).
ImperiaPost ha intervistato in esclusiva Fabio Natta non appena terminate le procedure della presentazione della lista.
“I cambiamenti per la Provincia già ci sono stati,- spiega Natta a ImperiaPost – è un ente che è in profonda metamorfosi. Sapremo nei prossimi mesi che fine faranno, che funzioni avranno e quali saranno le loro funzioni operative. La mia candidatura nasce dalla volontà dei Sindaci delle città principali del territorio, Sanremo, Imperia, Ventimiglia e Taggia, di indicare un Sindaco dell’entroterra come una sorta di coordinatore di quello che sarà il nuovo consiglio provinciale. La nuova Provincia, in questa nuova veste, sarà costituita da un presidente e da 10 consigliere provinciali che lo affiancheranno. Io mi vedo in caso di elezione come coordinatore di quest’ente, in primis del Consiglio e in secundis dei Sindaci della provincia perché credo ci sia bisogno di lavorare tutti insieme e di rimboccarsi le maniche. Sarebbe un compito molto impegnativo. Sono confortato dal fatto di aver avuto, oltre al sostegno dei Sindaci delle principali città, anche il sostegno di tanti altri Sindaci e amministratori della provincia.
In caso di elezione andrò subito a creare un’agenda che vada a dettare i tempi relativi agli argomenti più importanti sul tavolo, che sono quelli noti a tutti, rifiuti, acqua, trasporto pubblico, senza dimenticare la tutela del territorio e le strade. Appello al voto? In un momento come questo, quando gli enti si trasformano, bisogna anche vedere le cose in un altro modo. La vecchia Provincia ce la dobbiamo dimenticare, l’idea è quella di creare insieme a tutti gli amministratori che spero mi sosterranno un nuovo modello di governo. In un momento molto difficile, ci vuole impegno, disponibilità, senso di sacrificio. L’incarico, lo ricordo, nel caso lo avessi, sarebbe gratuito. Ci vuole la capacità di capire quelli che sono i bisogni della gente e mettere questi davanti a tutto”.