24 Novembre 2024 02:56

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ELEZIONI ‪REGIONALI2015‬. ‎LIGURIA CAMBIA‬ E ‎RAFFAELLA PAITA‬ È ALLEANZA. CAPACCI:”SBUROCRATIZZARE”. PAITA:”ACCORDO SUI CONTENUTI” / FOTO E VIDEO

In breve: Alleanza con Area Popolare? "Stiamo lavorando all'ipotesi di dar vita a una lista civica, - ha commentato Raffaella Paita - abbiamo già chiarito che non ci saranno alleanze con partiti che hanno valori, riferimenti, denominazioni di centrodestra".

capacci paita

Imperia – Si è tenuta questo pomeriggio al bar “Tonitto” di Genova la conferenza stampa di presentazione dell’alleanza elettorale tra il Pd e Liguria Cambia (cui si aggiunge la lista civica “Liguri con Lella Paita”) a sostegno del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria Raffaella Paita. Presenti, oltre a Raffaella Paita, arrivata in compagna dell’attuale Presidente Claudio Burlando, con il quale si è soffermata a parlare per una decina di minuti prima della conferenza, il presidente di Liguria Cambia Carlo Capacci, accompagnato da Luca Lanteri (ufficializzerà venerdì la propria candidatura) e l’ex assessore comunale di Imperia Alessandro Falciola. Presente anche il segretario regionale del PD Giovanni Lunardon e cinque dei sei candidati presentati nei giorni scorsi dal movimento di Capacci. 

“Attenzione al territorio, è la grande sfida che noi vogliamo lanciare nei prossimi anni, infatti questa lista è piena zeppa di amministratori provenienti dal territorio, principalmente dall’area del ponente e del Tigullio, ma in realtà quello che capisco è che vogliono fare un’operazione dove siano rappresentate tutte le realtà territoriali”. Ha detto Raffaella Paita prima dell’inizio della conferenza stampa. “Noi in questi anni abbiamo dimostrato tanta sensibilità e attenzione nei confronti del territorio, quindi ci sentiamo in qualche modo collegati e molto affini con questo obiettivo. Non c’è stata nessuna separazione, semplicemente io ho chiarito che era mia intenzione formare il listino sulla base non delle singole indicazioni delle liste, ma di una valutazione mia personale, perché credo sia giusto dare un’anima al listino. Non lo voglio fare con il manuale Cencelli, ma con una filosofia diversa. D’altro canto Liguria Cambia ha detto con grande nettezza che vuole partecipare a questa operazione politica, per il contributo di idee, di proposte e di voti che è in grado di portare e non ha fatto alcuna resistenza a questa mia iniziativa, tant’è che oggi siamo qui pronti a sottoscrivere un accordo elettorale in piena sintonia programmatica”.

“Il mio impegno in politica – interviene il presidente di Liguria Cambia Carlo Capacci – parte da lontano, dal 2013, quando in alleanza con il Partito Democratico per l’elezione del Sindaco di Imperia, era stata costituita quest’alleanza politico-civica per tentare un’impresa impossibile, cioè quella di conquistare il regno del centrodestra che aveva governato per 20 anni. Lavorando e disponendo un programma elettorale serio, con persone serie, siamo riusciti a vincere e sono stato eletto sindaco con il 76,2% dei voti, record storico. Abbiamo dato dimostrazione che questa alleanza politico-civica poteva funzionare. La stessa alleanza è stata ripetuta a Sanremo, con risultati nuovamente positivi. Visto che apparentemente il risultato dice che il modello funziona, abbiamo detto, perché non proporlo su scala regionale in vista delle elezioni regionali? Abbiamo lavorato molto per arrivare a oggi e oggi siamo felici di poter dire che Liguria Cambia è un movimento civico che abbraccia tutta la regione Liguria, è in coalizione con il Partito Democratico e sostiene la candidatura a presidente di Raffaella Paita in maniera molto convinta. Cosa porta Liguria Cambia alla coalizione? Porta il contributo e le idee che vengono dal mondo del lavoro, perché i nostri associati, i nostri candidati, i nostri amici, che gravitano nel nostro gruppo sono tipicamente persone che provengono dal mondo del lavoro, che hanno un lavoro, che hanno un negozio, che sono commercianti, che hanno un’azienda, che hanno un’impresa, che sono liberi professionisti, che sono a contatto diretto tutti i giorni con le problematiche che purtroppo, bisogna dirlo, ci sono nel lavorare in Italia, nel nostro Paese, nella nostra regione. Noi vogliamo migliorare l’offerta normativa della regione affinché avvenga una sburocratizzazione, perché se avviene questo mettiamo in condizione chi lavora di lavorare meglio, di perdere meno tempo con le scartoffie, di produrre di più, con un incremento, di conseguenza, dei posti di lavoro. Ci piace pensare a una Regione smart, nel senso di innovazione, tecnologia digitale, reti wi-fi, applicazioni che connesse con il sistema turismo possono far si che si attivi un altro motore economico, ovvero vendere la nostra regione, che ha un patrimonio bellissimo, nel mondo in Europa. Lavorare, attirare persone, creare lavoro, questi sono gli scopi principali di un’amministrazione. Il progetto Liguria Cambia non nasce finalizzato alle elezioni regionali, per morire il giorno dopo le elezioni regionali. Nasce con una visione di medio-lungo termine per portare avanti un progetto anche per i prossimi anni. Per questo motivo c’è stato un attimo di frizione. Abbiamo rivendicato, forse con un po’ di presunzione, questo progetto”.

Capurro coinvolto nell’inchiesta spese pazze? “Io come presidente di Liguria Cambia assumo il ruolo di garante su tutti i candidati. Prima di candidare chiunque mi farò carico personalmente di verificare che non ci siano situazioni pendenti con la giustizia”.

“Io sono molto contenta di questa alleanza, – ha detto Raffaella Paita . soprattutto per il suo carattere di civismo. Gran parte delle vittorie che ci sono state sopratutto sulla zona del Ponente hanno questa matrice. In questi anni abbiamo cercato di dare nel rapporto con il territorio una svolta, un volano a gran parte del territorio ligure. Vorrei che questa esperienza, questa visione, questa angolatura, venisse portata poi anche nell’esperienza regionale. Per questa motivazione credo che abbia un valore a se la lista civica Liguria Cambia. Si parte da Ponente ed anche questo è un bel segnale. Abbiamo visto che a Ponente ci sono stati in questi anni dei radicali cambi di impostazione politica nelle città principali e questo credo possa essere un motore per tutto il resto della regione. Ci sono stati momenti in cui abbiamo dovuto discutere dell’impostazione, devo dire che alla fine ci siamo poi trovati tutti concordi sull’idea di misurarci soprattutto sui voti e sull’impostazione politica. E’ un’alleanza sui contenuti. La sburocratizzazione è un tema importante, che avevo già trattato con convinzione all’epoca delle Primarie. Il quadro politico a questo punto è composto da Partito Democratico, lista civica Liguri con Lella Paita e Liguria Cambia. Non abbiamo ancora definito nel complesso le nostre alleanze, però due certezze che accompagnano il Pd oggi ci sono.

Alleanza con Area Popolare? Stiamo lavorando all’ipotesi di dar vita a una lista civica, abbiamo già chiarito che non ci saranno alleanze con partiti che hanno valori, riferimenti, denominazioni di centrodestra. Quello che siamo provando a fare è un’operazione civica dove ci siano anche esponenti di area moderata di centro, ma con una forte regia del candidato presidente della regione. Vediamo dove ci porteranno queste trattative”.

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