“Mancata allerta”. È questo che viene contestato a Raffaella Paita, assessore alla Protezione Cvile, attualmente candidata alla Presidenza della Regione Liguria, dalla Procura della Repubblica.
È arrivato infatti il primo avviso di garanzia in merito ai fatti dell’alluvione del 9 ottobre scorso che le contesta la mancata allerta perchè a quanto pare la sala operativa della Protezione Civile in viale Brigate Partigiane a Genova è rimasta chiusa nonostante forte pioggia, vento e previsioni meteo molto sfavorevoli. A quanto riportato dai giornali locali l’assessore avrebbe dichiarato di essere sempre stata presente in sala operativa. Mentre il funzionare responsabile Vergante si trovava a casa a Molassana, impossibilitato a muoversi per l’esondazione del Bisagno. Assente anche Gabriella Minervini, all’epoca direttore della Protezione Civile.
I magistrati Gabriella Dotto e Patrizia Ciccarese, come si legge su diversi giornali nazionali, del resto avevano già aperto un fascicolo sull’argomento vista anche la morte dell’infermiere Antonio Campanella, e si stanno muovendo su due filoni: da un parte la mancata allerta, dall’altra invece i fatti accaduti nei minuti prima l’esondazione del Bisagno.