Salta per mancanza del numero legale l’Ato Rifiuti con all’ordine del giorno la valutazione di pubblico interesse dell’impianto unico di Colli e esplode la polemica.
È successo questa mattina in Provincia, dove era in programma la conferenza dei Sindaci. All’incontro non hanno preso parte il Sindaco di Ventimiglia e altri primi cittadini del comprensorio intemelio. Il motivo? Una nota della Regione Liguria, datata 23 marzo, con la quale si richiedeva “una valutazione aggiornata circa i progetti relativi agli impianti gestionali già pianificati per il territorio imperiese“.
Nota che, però, secondo l’assessore Giovanni Ballestra, sarebbe già stata ampiamente superata da un incontro tra la Regione stessa e la Provincia e da una successiva riunione tra Provincia e Sindaci.
“Al di la della della condivisione o meno rispetto alla presenza ad una riunione di vitale importanza come questa – tuona Ballestra, intervistato da ImperiaPost – il problema sta nel fatto che la motivazione con la quale il Comune di Ventimiglia, a firma di altri 16 Comuni del comprensorio ventimigliese, e quello di Sanremo, hanno spiegato la loro assenza è del tutto insussistente, perché fa riferimento a una frase riportata in una lettera dalla Regione Liguria che era già stata chiarita a seguito di una riunione tra Provincia e Regione e una conseguente riunione tra i Comuni (tra cui quello di Ventimiglia) e la Provincia di Imperia“.
“Il problema è che le conseguenze le pagano sempre i cittadini, per una politica che non sa decidere, che continua a rimandare e soprattutto che non vuole affrontare i problemi. Io non ho assolutamente nessun tipo di pretesa nel pensare che a 10 giorni dal licenziamento dell’ultima amministrazione provinciale, si potesse o si dovesse affrontare questa procedura che è costata tanto lavoro ed impegno negli uffici, ai sindaci del passato e ai sindaci presenti. Però, il fatto di sottrarsi al confronto, in modo anche piuttosto puerile, ritengo che non sarà foriero di buone notizie per i cittadini di Imperia. Come minimo ora andremo a perdere altri due mesi, due mesi e mezzo e intanto i problemi continuano, i bilanci dei Comuni devono necessariamente aumentare le tariffe e questo aumento di tariffe dimostra l’incapacità di decidere e di affrontare i problemi e guardare in faccia la realtà“.