IMPERIA – Si ritorna a parlare della mancata presenza dei bagni chimici nell’ambito della manifestazione Urban Downhill svoltasi nei giorni scorsi a Porto Maurizio tra il Parasio e Borgo Marina.
A interrogare l’amministrazione è il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Casano. “In quel giorno – gli usci, le case stesse dei residenti sono diventati dei vespasiani creando non pochi disagi. Il problema è che si è verificato un tale disagio che non poteva fare finta di niente. I WC sarebbero dovuti essere due: in Piazza Pagliari e alla Marina. Mi chiedo perché non stati installati i WC?”
A rispondere è l’assessore alle manifestazioni Paolo Strescino: “Il Comune co-partecipa alla manifestazione ed è compito dello stesso il verificare il buon andamento della stessa. L’assessore Podestà già il giorno dopo della manifestazione si è fatto sentire con gli organizzatori. Il venerdì siamo stati contattati dall’organizzazione che ci esponeva un problema sul costo dei bagni e allora abbiamo concordato che almeno un bagno sarebbe dovuto essere posizionato alla partenza. Per un problema tecnico ciò non è avvenuto. Mi assumo le responsabilità e il prossimo anno se si farà la Urban Downhill, e spero che così sarà, mi impegno a farli posizionare.
Per ovviare all’inconveniente erano stati individuati i bagni del circolo Parasio. Facendo una riflessione generale, quando si fanno certi tipi di manifestazioni è ovvio che qualcosa può accadere. Non vorrei che si creasse quel clima, non da parte sua consigliere, laddove ci sono critiche che diventano esponenziali si vanno poi a mettere in crisi le manifestazioni. Agli sponsor non è di certo piaciuta la polemica. Io mi assumo la responsabilità del comune, sono d’accordo con lei che il bagno doveva essere posizionato. In estate, purtroppo, persone maleducate ci sono e aumentano in modo esponenziale in molti quartieri. Ce ne assumiamo la responsabilità, il prossimo anno sarà mia cura, se sarò ancora qua, a verificare il posizionamento dei bagni”.
“La sensazione – replica Casano – è quella non aver avuto un punto di riferimento per comunicare quello che stava accadendo. In cima alla partenza non c’era un responsabile e dunque c’è stato un deficit di controllo da parte degli organizzatori”.