Arrestata nel suo negozio di telefonia, trascorre due giorni in carcere per un errore giudiziario. È successo nei giorni scorsi a Imperia. Sfortunata protagonista della vicenda Vincenza Piccinini, 33 anni. A denunciare i fatti, profondamente amareggiato per l`accaduto, l’avvocato della donna, Mario Leone.
In relazione alla vicenda della sig.ra Piccinini Vincenza, portata in carcere dagli agenti della Polizia di Stato giovedì 16 Aprile scorso e rimessa in libertà sabato 18 Aprile dal Giudice dell’esecuzione presso il Tribunale di Imperia, pare opportuno chiarire la vicenda come segue:
– del tutto inaspettatamente il giovedì 16 intorno alle ore 13 agenti della Polizia di Stato si sono recati presso il negozio di telefonia della mia assistita esibendo un ordine di esecuzione della Procura di Imperia circa una pena definitiva da scontare per una durata di vari anni;
– il difensore, intervenuto, ha potuto da subito verificare l’errore giudiziario in corso in quanto non era stata data corretta comunicazione circa il deposito di una sentenza di condanna dello scorso 13 Ottobre 2014 e suscettibile di Appello;
– il P.M. dr. Fornace, che aveva sottoscritto il provvedimento di carcerazione sulla base dei documenti trasmessi dalla cancelleria penale, si è subito reso conto della gravità della situazione;
– si è quindi provveduto nella stessa mattinata di venerdì a richiedere al giudice dell’esecuzione dr. Varalli l’immediata scarcerazione stante l’omessa comunicazione da parte della cancelleria penale del Tribunale di Imperia dell’avvenuto deposito della sentenza sopra richiamata;
– lo stesso Magistrato con provvedimento del 18 Aprile ha disposto, ravvisando la possibile fondatezza del ricorso del difensore, la remissione in libertà fissando l’udienza per la discussione il giorno 4 Giugno 2015.
I Magistrati sono prontamente ed opportunamente intervenuti ponendo fine ad un gravissimo errore giudiziario dovuto principalmente alla fusione del Tribunale di Imperia e Sanremo, avvenuta come noto malgrado la contrarietà degli Avvocati sia di Imperia che di Sanremo e della stessa popolazione della Provincia, che ha causato da un giorno all’altro l’intasamento delle cancellerie con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
La sig.ra Piccinini ha dovuto stare in carcere a Genova Pontedecimo per due giorni subendo uno shock non indifferente e dal quale ancora oggi non si è ripresa.’
