Settantaquattro dipendenti della Riviera Trasporti, tutti rappresentati dall’avvocato Giuseppe Acquarone e iscritti al sindacato Faisa, hanno impugnato gli accordi sottoscritti tra l’azienda e Cgil, Cisl e Uil che ripristinano i contratti integrativi e che definiscono le modalità di utilizzo delle risorse stanziate dalla Regione Liguria per l’esodo anticipato dei dipendenti, il cosiddetto “fondino”.
Nell’impugnativa si legge che “con detti accordi vengono stabilite previsioni sfavorevoli agli stessi miei assistiti, e deteriori rispetto a quelle ad essi spettanti in forza del previgente regime contrattuale, da Voi illegittimamente disdettato, il tutto con pregiudizio di diritti già acquisiti al patrimonio dei (e/o comunque spettanti ai) miei assistiti“.
Nell’impugnativa si legge inoltre che “i predetti impugnati accordi comportano e stabiliscono illegittimamente:
– la rinunzia, prevista in particolare dall’art. 13 dell’ipotesi di accordo del 23/02/2015, alle domande ed alle azioni proposte da tutti i lavoratori che hanno intrapreso giudizi nei confronti di R.T. s.p.a, rinunzia cui è subordinata l’efficacia di detto accordo e la conseguente applicazione;
– la rinunzia a tutti i diritti fatti valere dai miei assistiti con i ricorsi da essi proposti avanti il Tribunale di Imperia;
– la perdita da parte dei miei clienti a gran parte degli emolumenti tutti per i quali essi hanno prima d’ora proposto ricorso avanti il Tribunale di Imperia;
– la definitiva disdetta degli accordi illegittimamente disdettati dalla Vostra società.
Perciò, Vi informo che, in difetto di Vostra conferma che gli accordi come sopra impugnati sono privi d’ogni e qualsiasi effetto, i miei assistiti li impugneranno avanti la competente Autorità Giudiziaria nei termini di legge”.