24 Dicembre 2024 01:15

24 Dicembre 2024 01:15

IMPERIA. DIPENDENTI RT INVADONO IL TRIBUNALE. SONO 140 LE CAUSE CONTRO L’AZIENDA: “PIÙ ORE DI LAVORO E MENO SOLDI, NON CI STIAMO!”/LE UDIENZE

In breve: Oltre 40 dipendenti della Riviera Trasporti hanno "invaso" il Tribunale di Imperia per discutere le 140 cause intentate contro l`azienda per la disdetta della contrattazione di secondo livello, poi ripristinata a seguito di...

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Oltre 40 dipendenti della Riviera Trasporti hanno “invaso” il Tribunale di Imperia per discutere le 140 cause intentate contro l`azienda per la disdetta della contrattazione di secondo livello, poi ripristinata a seguito di un accordo con le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil (Faisa e Ugl si sono chiamate fuori), ma a condizioni ritenute svantaggiose dai lavoratori e dagli avvocati.

Nel dettaglio, due le cause discusse questa mattina in Tribunale a Imperia. La prima di un gruppo di lavoratori, 72 in totale, senza rappresentanza sindacale, rappresentati dagli avvocati di Genova Gammarota e Dellepiane. I dipendenti Rt si sono presentati dal Giudice Enrica Drago. Dall`altra parte l`azienda, rappresentata dal presidente Gianfranco Benza e dal legale Massimo Malena di Roma.

Al termine di un`udienza fiume, durata oltre un’ora e mezzo, il presidente Benzo si è limitato a un veloce commento “gli accordi sono stati sottoscritti con i sindacati. Non si può tornare indietro. Tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto per salvare l’azienda“, mentre i legali dei lavoratori, Gammarota e Dellepiane, avvicinati da ImperiaPost, hanno dichiarato: “Stiamo parlando di un accordo, il ripristino dei contratti integrativi, che entrerà in vigore a partire da lunedì. Ci sono nuovi turni lavorativi svantaggiosi per i dipendenti, con più ore di lavoro e meno soldi. Abbiamo presentato documentazione giuridica di varia natura e ci metteremo subito al lavoro per elaborare una corposa memoria. L’azienda sostiene che siano accordi migliorativi? Non ci risulta, non saremmo qui altrimenti“. L’udienza è stata rinviata al prossimo 20 novembre.

Terminata l’udienza, è toccato ai 54 lavoratori rappresentati dal sindacato Faisa (guidato a livello provinciale da Federico Diletto) e dall’avvocato imperiese Giuseppe Acquarone presentarsi davanti al Giudice.

In occasione dell’udienza odierna – spiega a ImperiaPost l’avvocato Acquarone – abbiamo già contestato con un lungo verbale le questioni mosse dalla controparte. Siamo soddisfatti perché le eccezioni proposte dalla controparte sono state respinte dal giudice che ha disposto il proseguimento della causa. Abbiamo chiesto al giudice di riunire le due cause presentate dalla Faisa per la revoca dei contratti integrativi e per il successivo accordo di ripristino. Abbiamo inoltre informato il giudice di aver impugnato  extragiudizialmente, per ora, l’accordo sul cosiddetto fondino per evitare che azienda metta i lavoratori nuovamente di fronte al fatto compiuto. La nostra non è una posizione di mediazione. Crediamo al contrario che l’azienda hanno violato i principi di buonafede, facendo pagare ai dipendenti i danni provocati da altri, contro i quali, ad oggi, non c’è alcuna evidenza di richieste danni“.

Sono molto soddisfatto – aggiunge Federico Diletto – perché questa mattina le udienze sono durate diverse ore e non cinque minuti come sosteneva il presidente dell’azienda. Noi siamo contratti agli accordi e vogliamo portate avanti la nostra battaglia per i nostri diritti”.

 

 

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