Il candidato consigliere regionale di Forza Italia Simone Baggioli interviene in merito al comparto turistico in Provincia di Imperia.
“Voglio intervenire – scrive Baggioli – su di un tema di notevole importanza strategica che negli ultimi anni non ha avuto quell’interessamento, quel coinvolgimento e quella promozione che un territorio come il nostro dovrebbe avere da parte dei rappresentanti politici di appartenenza. Non voglio fare distinzioni tra esponenti di centrodestra e centrosinistra ma pare che i riscontri da loro ottenuti portino ad un risultato sconcertante: l’astensionismo ai massimi storici. La politica ha perso efficacia, il centrosinistra che ha governato questa Regione per l’ultimo decennio ha dimostrato una totale incapacità di comprensione delle meraviglie che contraddistinguono il nostro territorio investendo nel Turismo, settore economico sul quale si basa la nostra Provincia, solo un misero 2% del Bilancio che ricordo supera abbondantemente i 5 miliardi di Euro.
Il comparto turistico sul quale la Provincia di Imperia essenzialmente si basa, con centri balneari internazionali che offrono ai turisti svariati servizi, è stato totalmente privato di quella promozione e quella visibilità internazione che potrebbe certamente dare una boccata di ossigeno ad una situazione socio-economica che sta soffocando tutti, dagli operatori ai cittadini. Ricordo alcune delle principali mete costiere del turismo, per balneazione, clima e arte rappresentate da Sanremo, Ventimiglia, Imperia, Bordighera, Taggia, Diano Marina e Ospedaletti. Tra i centri turistici dell’entroterra notevolissimi sono Dolceacqua (dominata dal Castello dei Doria, a cui si accede attraversando uno scenografico ponte sul Nervia), Pigna (centro d’arte e termale), Rocchetta Nervina (il più importante centro per ciò che riguarda le escursioni, anche grazie ai suoi “laghetti”), Perinaldo (con il famoso osservatorio astronomico), Seborga (nota per la rivendicazione d’indipendenza), Triora (famosa per i processi per stregoneria), Pieve di Teco (cittadina dai caratteristici portici), la stazione sciistica di Monesi e Ceriana in valle Armea (chiesa romanica del XII sec., vestigia romane e il “canto a Bordone”). Insomma, come veniva descritta nei romanzi di inizio ‘900, la Liguria è una terra leggiadra.
Le ricette per migliorare il comparto turistico ci sono e mi fa specie che coloro che si sono succediti nel corso di questi ultimi anni in Regione non abbiano compreso che il vero significato del ruolo di consigliere o assessore regionale sia tutta un’altra questione. Forse la mia vicinanza al territorio ed ai cittadini, ricoprendo il ruolo di consigliere comunale a Sanremo, mi ha dato la possibilità di ascoltare la gente tentando di comprendere i problemi, avendo una visione molto più diretta e accurata della realtà. Ora la mia campagna elettorale prosegue in questo senso, ampliando esclusivamente l’area territoriale ma mantenendo la stessa strategia di operatività. Ovvero, ascoltando ed imparando, anche da quelle persone che non hanno la mia stessa visione politica e partitica ma che condividono lo stesso fine: rilanciare il nostro territorio.
Il Turismo è un capitolo di primaria importanza per il nostro territorio. In primo luogo va detto di come questo tema vada di pari passo con tutti gli altri, a partire dall’occupazione (essendo un territorio ad alta vocazione turistica), alle infrastrutture (mancanti o ferme da anni in attesa di autorizzazioni da parte della Magistratura o sequestrate o oggetto di indagini varie), alla sicurezza di cittadini e turisti senza dimenticare il territorio (inserendomi pure nel discorso dello smaltimento dei rifiuti dove l’intera Regione Liguria ha un primato: le discariche a cielo aperto).
E’ ovvio che oggi, con la spada di Damocle del Patto di Stabilità, è pressoché impossibile che un ente possa intervenire economicamente per incentivare l’offerta o, ancor meglio, investire sul territorio. La Regione può certamente contribuire, molto più di prima visto l’esiguo compenso che dà alla nostra Provincia, ma credo che la capacità di un bravo amministratore sia anche quella di creare appeal e promuovere opere da eseguirsi mediante l’intervento dei Privati.
Un esempio su tutti. Il centrosinistra, a Sanremo, cosa ha fatto? Ha chiuso la Sanremo Promotion, società interamente pubblica nata per promuovere il marchio cittadino. La nostra intenzione, sebbene difficile (ma non impossibile), era quella di trasformare la società apportando soci privati nella composizione organica della società stessa diminuendo le quote “pubblico” a percentuali decisamente inferiori. Sostanzialmente copiando da chi è più bravo di noi. Le SBM francesi hanno compreso bene che per creare attrazione verso i privati, la quota pubblica deve diminuire drasticamente altrimenti si verifica l’esatto opposto.
Vi sono molte proposte nei cassetti dei Comuni imperiesi riguardanti progetti di rinnovamento proposti da privati come, ad esempio, la riqualificazione dell’intero porto vecchio di Sanremo. Un progetto interessante che vedrebbe finalmente utilizzare un’area di transito oggi terra di nessuno con una riqualificazione dell’area della grande pesca promessa da tanti amministratori pubblici in altrettante campagne elettorali. Implementare il mercato crocieristico promuovendo i nostri prodotti ed il nostro meraviglioso territorio. Tra il 2009 ed il 2014, da incaricato alle attività portuali, abbiamo portato nella nostra provincia migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo facendo loro visitare luoghi meravigliosi come Dolceacqua, Pigna, i centri storici della valle argentina. Senza dimenticare le ricadute positive, ad esempio, sul Commercio.
E’ evidente che le infrastrutture debbano essere programmate e pianificate con coraggio e impegno. La Liguria è lunga e stretta e i collegamenti sono praticamente due: l’autostrada e l’Aurelia. Abbiamo la fortuna di avere un aeroporto, quello di Villanova d’Albenga che, se funzionasse, potrebbe essere un trampolino di lancio per il turismo internazionale a beneficio del Ponente. Anche in questo caso la politica regionale di centrosinistra ha preferito metter mano al campetto di Badalucco (senza nulla togliere a questa bellissima località dell’entroterra) ma a dimostrazione di una totale mancanza di programmazione.
A braccetto con il Turismo le Infrastrutture. Non vi è termine educato per descrivere i trasporti ferroviari, insufficienti e con un servizio scadente. Poi vi è la questione del Trasporto Pubblico Locale su gomma dove parrebbe evidente la scelta irragionevole di un’unica società di gestione di questo servizio rischiando la cassa integrazione di centinaia di lavoratori.
Nel 2010, durante la precedente tornata elettorale regionale, tutti i “concorrenti” evidenziavano la volontà di contribuire affinché venisse costruita la bretella di uscita dell’Aurelia Bis in zona San Martino a Sanremo (percorso ponente – levante). Il nulla! Tante parole ma niente fatti. E questo è solo uno delle decine e decine di esempi di “dimenticanza politica” di opere necessarie per un vero sviluppo economico della nostra Provincia.
Da padre e imprenditore auspico in un vero cambio di rotta della politica, per poter dare un futuro roseo ai nostri figli, creando lavoro e occupazione, migliorando la qualità della vita e intervenendo con forza nel tema della sicurezza.
Questo è il motivo per il quale ho scelto di candidarmi alle prossime regionali del 31 maggio, un’alternativa all’attuale politica”.