Si sono tenute questa mattina a Imperia le celebrazioni del 25 aprile. Dopo la messa a Cristo Re, la deposizione della corona d’allora al Monumento dei Caduti in piazza della Vittoria e infine l’orazione ufficiale del Senatore Nedo Canetti nella sala consiliare del Comune di Imperia, anticipata dal discorso del Sindaco Carlo Capacci e seguita dall’intervento di uno studente, alla presenza delle massime autorità civili e militari.
CARLO CAPACCI
“Oggi è un 25 aprile molto particolare, giornata della Liberazione celebrata a 70 anni dal suo compiersi. Protagonisti diretti, ormai pochi, ma identici valori, entusiasmo pari ad allora. Un pò di nostalgia, ma soprattutto certezza di aver partecipato in persona o in spirito al passaggio storico più significativo del 900 in Italia, alla nascita della vera democrazia nel nostro Paese. Siamo tutti uniti, in questa sala, dove di regola si dibatte il consiglio comunale, massima espressione democratica, attorno al simbolo del tricolore italiano per celebrare il 25 aprile, festa di gioia e liberazione. Alle nostre spalle bandiere e confaloni, dietro ad essi ci sono scelte di vita e sofferenze patite, che pur a 70 anni di distanza sentiamo ancora presenti attraverso le nostre esperienze familiari, parenti, amici, ci sono le nostre comunità, grandi e piccole, ci sono i nostri paesi, c’è la nostra città di Imperia, che seppe ben liberarsi da sola grazie alle forze partigiane, c’è l’Italia, tutta, intera.
L’attuale giornata del 25 aprile continuerà sempre, anche quando non ci saranno più i testimoni e i protagonisti diretti. Il ricordo di chi ha dato la vita per noi, sia ispiratore di un nuovo periodo. Non li abbiamo dimenticati, siamo qui ancora oggi a ricordare il loro impregno incancellabile. Grazie a loro possiamo vivere nel modo di oggi, viva il 25 aprile, viva la democrazia, viva l’Italia“.
NEDO CANETTI
“Settantanni sono tanti, possiamo dire che sono settant’anni ben portati. Oggi è come se fosse il compleanno di tutti noi, degli italiani, il compleanno del riscatto e della libertà. Settantanni fa, in un giorno di primavera, i garibaldini della Cascione e della Bonfante, gli eroi giovinetti, come amava chiamarli Piero Calamandrei, lasciavano le montagne che per 20 mesi avevano presidiato e difeso con coraggio e sacrifici, perdite dolorose e sagacia militare e attraversavano vittoriosi con le armi ancora in pugno che erano servite a combattere nazisti e fascisti, le città della riviera in festa, tra il suono della campane, il tripudio della folla, fiori e abbracci. Si chiudeva una pagina della storia, se ne apriva una nuova, tutta da scoprire. Un giorno memorabile.
Sette decenni sono un tempo lungo quanto un’esistenza, la memoria si inceppa e i protagonisti che possono ancora raccontare si assottigliano. È in agguato l’oblio. Ci sono momenti come questo che restano indelebili. Lasciano un’orma profonda nella storia. Chi c’era continua a possederli come tesori, chi non era ancora nato ne assorbe la memoria.
Io ricordo tutto come fosse ieri, ho vivissime nella mente e nel cuore quelle ore indimenticabili, la gioia nelle strade e nella mia casa antifascista. Nei decennali si suole dare maggiore enfasi alle celebrazioni, forse è solo un rituale o forse è un modo per approfondire l’evento. In questi anni ci si è chiesti cosa fosse la Resistenza? Un evento militare, politico, culturale, complesso. Sappiamo bene quale lunga e travagliata incubazione, quale massa di motivi ideali e politici abbia trovato sbocco l’8 settembre nella lotta di Liberazione. La Resistenza è Resistenza contro il poderoso esercito tedesco invasore, e le brigate nere Resistenza rastrellamenti, rappresaglie, fame e freddo, Resistenza contro lo scoramento di alcuni momenti, Resistenza e Liberazione dalla dittatura”.
“Non si tratta di retorica, ma di pura verità. Difendiamo questi valori, rinsaldiamoli per una politica di giustizia e generosità, come se ogni giorni fosse il 25 aprile, far conoscere il passato per capire il presente e rendere migliore il nostro Paese. Viva la Resistenza“.
QUI LO STREAMING COMPLETO DELLA COMMEMORAZIONE DEL 25 APRILE IN COMUNE A IMPERIA
Il servizio di Alessandro Del Vento