22 Novembre 2024 11:30

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22 Novembre 2024 11:30

REGIONALI 2015. LUCA PASTORINO (RETE A SINISTRA) A IMPERIA: “REDDITO MINIMO, LAVORO E TAGLI ALLA POLITICA” /FOTO E VIDEO

In breve: Nattero: `La Paita ha candidato Argirò, colui che ha tentato di salvare la Porto di Imperia a tutti i costi al di là dell'evidenza"

pastorino nattero

Imperia  –  Tappa imperiese per il candidato presidente alla Regione Liguria di centro sinistra l’On. Luca Pastorino, (liste: “Rete a Sinistra” e lista civica “Luca Pastorino”). Il sindaco di Bogliasco ha prima presentato i candidati del ponente poi si è soffermato sui componenti del listino. Nel suo intervento ha parlato del programma di governo toccando temi come il ciclo dei rifiuti, il taglio dei costi della politica in Regione, il reddito minimo in autonomia, maggiore trasparenza in Regione con un’anagrafe dei politici e delle Lobbies, eliminazione dei vitalizi anche per l’ultima legislatura.

“Non mi ha stupito ma – ha detto Pastorino – mi ha sorpreso il fatto di vedere i manifesti elettorali di Raffaella Paita che parlavano di 400 euro ad integrazione del reddito, proposta fatta da noi e ci è sempre stato risposto che non c’erano soldi. La proposta nostra è chiara da sempre, ovvero, trovare circa 160 milioni di euro, per integrare il reddito rivolto ad una platea molto variegata: disoccupati, lavoratori a basso reddito, precari e anche lavoratori autonomi. Un percorso che vada ad accompagnare un inserimento nel mondo del lavoro o comunque aiutare in momenti in momenti difficoltà. Al di là delle piccole medie imprese, al di là dei lavoratori dell’industria, al di là di chi ha poco reddito c‘è una platea sempre più vasta di giovani e meno giovani, la famose partite Iva che non considera nessuno, anzi il Governo gli ha aumentato il regime dei minimi. Faccio fatica a pensare, leggendo i manifesti dell’ultimo minuto, questa proposta di integrare il reddito dei pensionati con 400 euro con danari provenienti da fondi europei a fronte di lavori socialmente utili come il taglio dell’erba. Mi immagino un pensionato di 75 anni che va a zappare le erbacce. 

Saranno affrontati nel programma elettorale tutte le emergenze che ci sono oggi: rifiuti, trasporto pubblico locale, dissesto idrogeologico. Credo che non si possa licenziare così facilmente con un tweet il messaggio che bisogna andare veloce, non perché ce l’ho con la Paita, ma perché in un contesto di così grande difficoltà bisogna fare una riflessione laica su tutte le magagne che abbiamo, affrontarle tutte e poi ripartire tutti insieme senza lasciare indietro nessuno. Poi si potrà andare anche veloce ma non è pensabile al giorno dopo bypassare tutti i problemi in questo modo, in tutti i settori. 

Sarà importantissimo strutturare i bandi con i fondi europei. Realizzando bandi sull’efficientamento energetico, la nostra proposta è lo stop al consumo di suolo dunque puntiamo all’economia verde. Crediamo che tra l’efficientamento energetico, la chiusura del ciclo dei rifiuti, e la questione del dissesto idrogeologico possa portare tutta la Liguria alla creazione di 30.000 posti di lavoro, non lo dice Pastorino, lo dicono i numeri.  

I nomi del listino sono sei e abbiamo rispettato la parità di genere e la suddivisione geografica. A Imperia abbiamo Gianfranco Grosso, a Savona c’è Jan Casella, sul genovese abbiamo Alessandra Ballerini (Avvocato), la Prof.ssa Maria Cristina Castellani e Michela Tassistro e su La Spezia abbiamo Michele Fiore“.

Come capolista abbiamo Carla Nattero poi Jacopo Colomba e Claudia Faustini. Nella lista civica che porta il mio nome abbiamo candidato: Livia Montaldi, Traverso Chiara e Roberto Schenone”.

“Un aggiornamento su alcune questioni concrete. La prima è direttamente politica ed è la questione della collocazione al centro del PD così come si è venuta configurando in questi anni, cioè la provincia di Imperia è stata il laboratorio negli anni passati della collocazione centrale del PD.

Di un PD che guardava sempre verso un centro destra tutte le operazioni trasformistiche, prima sono state approvate dalla provincia di Imperia e poi sono state messe in pratica a livello regionale. Questo lo vediamo soprattutto nei comuni di Imperia e di Sanremo, in quello di Imperia il PD ha rotto con l’opposizione di centro sinistra unita per fare un alleanza con Strescino, che adesso è al centro destra, per fare un alleanza con Capacci, che adesso presenta nelle liste a livello regionale, in cui ci sarà un vice sindaco forzista di Albenga , ci sono quelli che alle primarie della Paita hanno votato inquinato dei voti.

Quindi si vede a Imperia si vede a Sanremo, in cui è candidato come PD il presidente di Forza Italia, che è Massimo Donzella, che nel frattempo è diventato del PD. Noi siamo stati laboratorio politico di questa cosa e proprio per questo motivo siamo anche quelli che ne vediamo le conseguenze negative anche sul terreno programmatico.

La possibilità di soluzione del porto di Imperia c’è nel momento in cui, la Paita ha già detto che probabilmente il suo assessore all’urbanistica sarà Luca Lanteri, che è colui che è il responsabile di tutte le scelte che riguardano il porto di Imperia e hanno portato il Porto in questa situazione e che la possibilità di risolvere i problemi c’è quando già una lista civica collegata alla Paita ha candidato Argirò (ex amministratore unico della Porto di Imperia Spa, ndr), il quale è stato quello che ha voluto salvare la società della porto di Imperia a tutti i costi, al di là dell’evidenza, quando tutti, anche una parte della maggioranza diceva che non era più salvabile.

Quindi non si paga solo un prezzo politico, ma si paga anche un grosso prezzo programmatico. Questo grosso prezzo è stato pagato anche in questa “polverizzazione” degli interventi che ci sono stati in questi anni nella provincia di Imperia. Tutti i candidati si vantano di questi soldi che sono stati “calati” in molti paesi della provincia di Imperia, calati attraverso i fondi europei a altri fondi. Questi interventi hanno prodotto occupazione, l’aumento del Pil?, cioè sono interventi che hanno prodotto dei miglioramenti significativi, o sono interventi che in qualche modo hanno permesso a dei comuni di andare avanti ma, dal punto di vista dello sviluppo non hanno prodotto niente.

Non hanno prodotto niente, dal punto di vista dello sviluppo, ed è questo il grande fallimento che ha fatto la giunta burlando nella provincia di Imperia. Un altro grande punto è quello che riguarda la multivocazionalità di questa provincia e la crisi industriale. L’Agnesi ne è una testimonianza , così come la situazione a Ventimiglia della Cipriani. Questa crisi industriale non ha avuto nessuna risposta dalla regione, perché la regione ha sempre sostenuto l’urbanistica contrattata, cioè la valorizzazione della rendita fondiari. Questa scelta è stata assolutamente perdente che ha permesso agli industriali in crisi di fare parcheggi, seconde case, porticcioli turistici, ecc.. Tutta roba che come le seconde case degli anni 60 producono zero lavoro e abbandonare tutte le attività produttive, anziane o quelle nuove che si potrebbero creare che, invece, sarebbero a più alta saturazione di lavoro.

“Ritengo che sia stato da parte di Burlando un atto di presunzione enorme aver candidato una esponente di questa giunta. Non è a fronte del fallimento, dei gravissimi i limiti di questa politica, candidare un assessore, che quindi è l’oggettiva continuità dell’amministrazione precedente, è un atto di presunzione e che dimostra di non conoscere la rabbia, la delusione della gente, soprattutto di questa provincia, che non sta vedendo prospettive.

La provincia ha indici più bassi su tutto di tutto della Liguria in tutto il nord Italia. Quindi siamo la provincia “Cenerentola” di una regione “Cenerentola” e questo è un elemento che deve essere messo in rilievo. Io penso che la proposta che fa Pastorino, sia proprio una proposta di svolta in questo campo e diciamo che dà una speranza nuova alle giovani generazioni e a questa provincia che è stata veramente emarginata dal punto di vista della programmazione dello sviluppo.

E da questo punto di vista, il fatto che il raddoppio e che la Regione non abbia fatto nulla, per portare a termina questo famoso raddoppio della ferrovia e che la stazione di imperia stia diventando un rudere archeologico e che abbia messo avanti al raddoppio della ferrovia, una serie di grandi opere inutili e che prima di arrivare al raddoppio della ferrovia, per Burlando, si deve passare dalla gronda, si deve passare da Genova-Milano e dopo aver detto tutto questo rosario alla fine si arriva al raddoppio, vuol dire che al dil la di quello che Burlando dice a parole, che gli sta a cuore la provincia di Imperia, in realtà non ha dato alla provincia di Imperia un ruolo strategico dal punto di vista politico ed economico”. 

L’intervento di Gianfranco Grosso

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