28 Dicembre 2024 02:43

28 Dicembre 2024 02:43

MONESI.MANCATO FINANZIAMENTO DEL SECONDO TRATTO DELLA FUNIVIA. ALBERTI: “AUSPICHIAMO SIA SOLO UNO STOP TEMPORANEO”

In breve: Auspichiamo pertanto che questo sia solo uno stop temporaneo (anche se l’ennesimo) e che l’Amministrazione Regionale (di qualsiasi colore politico sia) possa aiutarci a realizzare un nuovo impianto funzionale ed economicamente sostenibile

monesi seggiovia

Ho letto i numerosi interventi di vari esponenti politici di ogni schieramento circa la revoca da parte della Regione Liguria del finanziamento Par Fas 2013 di circa 2.200.000 € per la realizzazione della seggiovia “Tre Pini – Cima della Valletta”, da AMMINISTRATORE del Comune di Triora ho dedicato appassionatamente giorni e giorni a seguire l’Iter lungo e molto complesso della progettazione complessiva (area sottoposta a vincolo paesaggistico interessata dal Sic Monte Maccarello – Monte Fronte’, vincoli a servizi dettati dal Piano Territoriale delle aree sciistiche, progetto sottoposto a VAS ecc.ecc ecc.), tantissimi viaggi in Regione e Provincia senza chiedere mai un rimborso spese ed ho addirittura redatto personalmente in bozza molti degli atti amministrativi comunali propedeutici a varianti urbanistiche ecc.  e possono testimoniarlo funzionari provinciali e regionali.

L’Amministrazione Comunale di Triora per quanto nelle sue possibilità, facoltà e competenze si è adoperata in tutti i modi per far si che l’impianto si potesse realizzare così’ come moltissime opere pubbliche che si stanno realizzando sul territorio comunale ma purtroppo troppe problematiche concatenate hanno portato alla revoca del finanziamento.

Il progetto dopo due anni di iter burocratico amministrativo era finalmente giunto all’approvazione ma purtroppo siccome il Piano delle Aree Sciistiche prevede che lo stesso venga assentito tramite Conferenza dei Servizi con contestuale sottoscrizione di Accordo di Programma [accordo tra gli Enti interessati e nel caso specifico Provincia (soggetto attuatore), Regione e Comune di Triora (ente competente al rilascio delle autorizzazioni)] lo stesso non può essere sottoscritto se non c’è la totale copertura finanziaria.

Questo mio breve intervento vuole più che altro  semplicemente chiarire che la revoca stessa è stata (credo) dettata dalla scadenza per la rendicontazione delle opere dei finanziamenti FAS triennio 2012/2015  (quindi vuol semplicemente dire impianto realizzato, funzionante e collaudato al 31 dicembre 2015),essendo ormai a maggio 2015 e non avendo ancora i fondi per il cofinanziamento  ed un progetto non ancora  approvato e neanche condiviso da tutti (molti operatori sostengono che sia economicamente insostenibile) purtroppo tale scadenza non può di fatto essere rispettata.

Ma ora veniamo alle cause, inizialmente il cofinanziamento di circa 1.100.000 era garantito dalla Fondazione Carige ma non erano di fatto disponibili i fondi Fas, dopodiché una volta sbloccati i FAS  la Fondazione (a causa dei problemi finanziari) ha revocato il finanziamento, dopodiché sono state studiate varie soluzioni sia da parte della Regione che della Provincia per cofinanziare l’opera ma senza risultato.

I problemi pertanto sono di diverso carattere, iter amministrativo troppo lungo (più di tre anni), cambiamenti di funzionari provinciali che hanno seguito la pratica e che arrivavano da esperienze professionali del tutto diverse, rimbalzo di competenze ecc. ecc., una cosa è certa si è persa l’occasione per realizzare un’opera importante per la sopravvivenza dell’alta Valle Arroscia di tutte quelle poche persone che hanno avuto il coraggio di fare investimenti in quell’area.

Il Comune di Triora non ha la forza economica e non ha neanche personale a disposizione per risolvere direttamente tali problematiche tuttavia congiuntamente ad altre amministrazioni comunali limitrofe ed interessate (Mendatica, Pornassio, Montegrosso Pian Latte, Cosio d’Arroscia, Briga Alta (Cn) ed Ormea (Cn) si è già fatta promotore di un incontro presso la Regione Liguria al fine di riottenere la medesima somma sui fondi 2014-2020 ed addivenire altresì ad una gestione più funzionale e razionale della seggiovia esistente ottenendo disponibilità (almeno verbalmente) da parte dell’Amministrazione Regionale e dei competenti uffici.

Auspichiamo pertanto che questo sia solo uno stop temporaneo (anche se l’ennesimo) e che l’Amministrazione Regionale (di qualsiasi colore politico sia) possa aiutarci a realizzare un nuovo impianto funzionale ed economicamente sostenibile, resta anche il nodo da sciogliere se il progetto in fase di approvazione sia poi ancora utilizzabile o se occorra partire nuovamente da zero.

Certamente viene da sorridere (ironicamente) a leggere che l’Assessore Provinciale Ceppi ha chiesto alla Regione Liguria di cofinanziare (ormai nel 2015…) anche per la restante parte l’opera quando l’Amministrazione Provinciale stessa già dal 2012 si era impegnata al cofinanziamento stesso, presupposto essenziale per ottenere questa tipologia di fondi europei.

Quanto alle varie dichiarazioni lette oggi cerco di sorvolare sulle imprecisioni delle stese anche se due sono degne di nota, una quella del sanremese Simone Baggioli, candidato al Consiglio Regionale, che con una vaga dichiarazione (d’altronde non mi pare di averlo mai visto interessarsi di problematiche dell’entroterra) dice contemporaneamente che l’iter del progetto era concluso e poi si butta a capofitto su  dichiarazioni elettorali e l’altra è di un lettore che dichiara che i problemi e le priorità sono altre: a quest’ultimo ricordo che anche costruire un’impianto funiviario porta lavoro ed indotto economico.

Spero solo vivamente che entro al massimo un paio di anni (prima è impensabile) si riesca davvero a realizzare un nuovo impianto che permetta un piccolo ma vero rilancio della stazione.

IL CONSIGLIERE COMUNALE DELEGATO DEL COMUNE DI TRIORA
Cristian Alberti

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