Una lettera per svelare tutti i lato oscuri del Museo Navale di Imperia. A scriverla il direttore del Museo Flavio Serafini.
“Ai primi del mese ho letto su Imperiapost e sulla cronaca locale un articolo che annunciava l’apertura della nuova sede del Museo Navale a metà del 2016!
Ancora uno slittamento,visto che l’ultima grida parlava di estate 2015! Sul momento ho pensato che fosse il classico “pesce”, poi riflettendo ho classificato la notizia come una provocazione o, se volete, una ennesima presa dei fondelli!
In un mare di magagne (riparazione tetto, ascensore, tetto delle palazzine, pavimenti da ristrutturare, interventi all’auditorium, climatizzazione, scavo per il fondo marino per i dolia, ecc.), gli allestimenti strutturali del Lotto 2 ( la parte di levante delle palazzine, per intenderci) sono ancora in alto mare mentre viviamo ogni giorno la precarietà e la pericolosità della vecchia sede!
Condivido con l’Amministrazione il concetto che dal punto di vista amministrativo i fondi assegnati per l’allestimento non debbano essere perduti e quindi, i lavori debbono essere licenziati nella data stabilita, ma parlare di apertura è semplicemente una bestemmia! Vediamo perché.
Al piano terra la vasca per il rov ha dato evidenti e pericolosi segnali di collassamento ( anche i calcoli più semplici per i nuovi ingegneri sono diventati un problema!). Bisognerà rivedere il progetto e rinforzare adeguatamente la struttura. Altri ritardi!
Sempre al piano terra, dopo 5 anni e più, l’inizio dei lavori di scavo per l’allestimento dei dolia, da parte della Direzione Regionale della Sovrintendenza, è ancora una incognita ( per conflittualità di pareri interni) sulle modalità e tempi! Forse per la Direzione Regionale servono 25 anni come nel caso degli allestimenti dell’Abbazia di S. Giuliano a Genova dove i lavori sono fermi da una vita, non così per l’interno appartamento con vista mare del Soprintendente che si è occupato anche del Museo Navale di Imperia! Che schifo! C’ è materiale per la Procura?
L’Amministrazione Civica ha dimostrato ampiamente un’idea alquanto approssimativa sulla gestione e conduzione di un Museo, tanto da aver interessato uno Studio legale genovese per un parere di fattibilità di gestione, col risultato di ricevere per la modica parcella di 25.000 euro, una relazione “burletta”.E pensare che aveva in casa ed a costo zero, l’unica persona che a pagamento, anni orsono, ha seguito un corso di management museale alla Bocconi di Milano!
Da oltre sei mesi è stata sollecitata una presa di contatto ufficiale con i vari Ministeri interessati alla concessione dell’area ex Salso che riguarda gli allestimenti della palazzina di ponente ( Lotto 1).Una lettera in tal senso è partita tre mesi orsono, ma senza risposta! Vale sempre la regola del silenzio assenso? Se è così, perché non si procede? Perché nonostante le promesse di prendere un treno per Roma, nessuno si è ancora mosso? Il motivo è il solito: la politica! Il Sindaco, che con tante promesse scritte aveva imbellettato l’ultima campagna elettorale ed illuso quanti gli hanno dato il consenso, sembra ora “distratto” da nuove velleità elettorali regionali, non supportato da un Assessore fantasma alla Cultura! “Omissioni di atti d’ufficio”? Altro materiale per la Procura?
C’è di più! A quanto sembra, il Comune intenderebbe inaugurare solo l’area del Lotto 1, dimenticando che il 90% dei reperti più significativi appartengono all’area di ponente e cioè le Sezioni che riguardano la componente essenziale, prestigiosa e storica della Città: Cantieristica, Vela di Capo Horn, Strumentazione nautica, grandi viaggi e spedizioni, ecc.
Si vuole un Museo “mutilato, monco e risibile”! Non ci stiamo! Più di qualcuno dovrà fornire spiegazioni al mondo, visto che una parte dei reperti proviene dall’estero!
Si potrà cominciare a parlare di trasloco solo quando la prima parte della biblioteca sarà trasferita anche al fine di rendere più accessibile in questo periodo la vecchia sede museale tuttora operativa! E poi cosa si vuole inaugurare?
Ad oggi non sono state ancora effettuate gare di appalto per la gestione dei servizi collaterali del Museo, non si è aggiornata la Convenzione con l’Associazione ( che mantiene la proprietà del 99% dei cimeli), ormai superata perché non chiarisce modalità, compiti, responsabilità del Comitato interno tecnico scientifico.
L’inaugurazione dovrà coincidere con una mostra a tema, di alto livello, per la quale occorrerebbe lavorare già da oggi, ma l’area delle “esposizioni e mostre temporanee” non è tuttora agibile perché ancora priva di pavimenti livellati, come del resto tutta l’area storica di ponente e, soprattutto, la Galleria che presenta uno sconcio di pavimento con vistose macchie di umidità di risalita.
Nel frattempo si perdono occasioni preziose, con cimeli già opzionati che prendono la strada per altri Musei! Senza il completamento del percorso museale ( concepito, sia chiaro, inizialmente dallo Scrivente) su entrambe le palazzine, non esiste e non potrà esistere nessun Museo Navale!
Non parliamo poi del lato banchina dove è previsto l’ingresso principale del Museo, attualmente in un dissesto e degrado assoluto!
Intendiamoci, non è soltanto responsabilità dell’Amministrazione quella di aver scelto ditte o aziende, guarda caso tutte fallite, ma anche del Direttore dei lavori, che non ha mai controllato a dovere l’evolversi degli stessi! Visti i risultati conseguiti, sotto gli occhi di tutti, su questo argomento si potrebbe scrivere una enciclopedia! Non parliamo poi delle intollerabili ingerenze e supponenze anche nel campo tecnico scientifico di chi avrebbe dovuto opportunamente confrontarsi con l’Associazione!
Infine, dovrà essere risolto il problema delle vetrine espositive già sistemate nelle sale dell’area di ponente, vetrine che avrebbero dovuto essere realizzate da una ditta specializzata e che invece, incredibilmente hanno visto il collaudo burletta della Direzione Regionale della Soprintendenza. Altro argomento da Procura?
Ora il Sindaco deve decidersi a compiere fatti e non parole!( I nostri 35 anni di lavoro e di fatica per la creazione di un grande Museo sono FATTI, apprezzati in tutto il mondo!) Altrimenti dovrà confrontarsi duramente con la Città e tutte le sue componenti culturali!“.