Maggio, mese dei tornei di rugby ad Imperia. Va in archivio con tanti ricordi la III edizione del Pino Valle, che ha visto un record di squadre partecipanti nelle tre categorie degli under 8, 10, 12. Davvero una complessa organizzazione, che già alcuni mesi fa vedeva impegnata l’Imperia Rugby e soprattutto il suo indefesso “nonno” del settore giovanile ed oltre, Giovanni Lisco. A conti fatti, tanti hanno fatto molto.
Ne sono state prova le severe pressioni sulla logistica della club house: qui i “signori del sugo”, il presidente Union Viaggi ed il silenzioso, efficace Garibbo hanno suonato la loro proverbiale sinfonia culinaria, con una decisa azione delle mamme riunite in uno dei più affezionati fans club italiani. Gli spazi però sono quelli che sono per una evento di tale portata nazionale ed internazionale. Emerge così la collaborazione tra società, tra sport diversi: gli arcieri imperiesi in fatti hanno prestato la loro tensostruttura all’Imperia Rugby contribuendo alla grandiosa manifestazione. Chapeau.
A livello sportivo sono stati fondamentali gli arbitri, di fatto giocatori esperti che hanno fatto il corso per diventare direttori di gioco. E guardate che arbitrare il rugby non è così semplice. Non è solo un fatto tecnico, ma anche umano, soprattutto con i giovani, per andare verso l’azione formativa reprimendo ogni comportamento inadeguato più che le scorrettezze. Non è un caso che nel rugby professionale gli arbitri siano non solo rispettati, ma anche delle vere e proprie stelle del firmamento sportivo per la loro autorevolezza. Figure così come Massimo Zorniotti direttore del torneo ed Emanuele Mori, coordinatore: due persone che stanno dando tanto al rugby giovanile del Ponente ligure lavorando con i giovani. E giovani sono anche i ragazzi del servizio d’ordine, di fatto gli under 14 e gli under 16. Rugby vuol dire anche responsabilità.
Il fulcro della manifestazione resta, oltre al campo, la club house: nel regno di Giovanni Lisco ci sono i ragazzi della under 18 e i seniores alle griglie ed alle birre: i punti di riferimenti di ogni valida club house. E poi tanto da mangiare per tutti, con le mamme impegnate alle casse ed alla vendita delle loro prelibate torte. Sembra che queste ultime abbiano ottenuto da tempo una dimensione proverbiale a livello regionale. Infine, qualche risultato. Decine di partite e molta curiosità per vedere all’opera non solo i vicini mentonaschi, di solito forieri di gioco all’avanguardia, ma anche i bresciani dell’Oltremella o i romani, così come i toscani del Molon Labé. Sono stati proprio questi ultimi i vincitori complessivi del torneo, dati piazzamenti: terzi under 8, secondi under 10 e primi under 12.
I complimenti si sommano alla sagace osservazione dei tecnici per osservare il lavoro dei responsabili di questa poco nota franchigia: di fatto, non deve essere tutto merito delle bistecche di Chianina. La premiazione ha visto ancora una volta la commovente presenza di Michela Valle, moglie dell’indimenticato Pino Valle, con i figli Sofia e Luca e con l’assessore allo sport del Comune di Imperia, Paolo Strescino. Non è finita qui: nel trentennale del Liceo Artistico ad Imperia, sono state poste due piastrelle ovali in ceramica a ricordo delle prime due edizioni. E sono gli stessi ragazzi dell’Artistico i protagonisti del simpatico regalo a tutte le società partecipanti: le terrecotte che ricorderanno Imperia come città del sole, del cucina mediterranea e finalmente anche del rugby. Del resto, non è finita qui: incombe il torneo Carletto Oddone per il 10 maggio, riservato ad under 14 ed under 16.