Imperia. Sono riprese questa mattina le ricerche in mare a seguito dell’allarme lanciato da un giovane, R.M. 20 anni, che nella notte tra mercoledì e giovedì 7 maggio, ubriaco, è stato soccorso in mare da dei Carabinieri ed ha dichiarato che in acqua con lui si fosse buttato un altro giovane, ora disperso.
Tuttavia è ormai certo che il giovane si sia immaginato, in preda ai fumi dell’alcool, di essersi gettato in mare con un amico poichè i pantaloni e il giubbotto ritrovati ieri sono stati poi riconosciuti in tarda serata dallo stesso 20enne come di sua proprietà. All’interno dei jeans però in un primo momento è stato trovato un cellulare modello iPhone e, temendo che fosse veramente di un altro ragazzo, i Carabinieri di Imperia hanno iniziato le ricerche.
Dalla scheda sim del telefonino sono risaliti al proprietario il quale ha dichiarato di aver venduto il telefono ad un altro ragazzo. Rintracciato il secondo e ultimo proprietario del telefono la dinamica dell’accaduto si è delineata: il ragazzo, membro anche lui dell’equipaggio di uno yatch ha raccontato di essersi ubriacato insieme a R.M. e di non ricordarsi assolutamente come mai l’amico fosse in possesso del suo cellulare. Dopo un paio di drink il ragazzo è tornato in branda mentre il 20enne ha continuato a fare festa con altre persone.
Quando poi, non si sa il motivo, il ragazzo si è buttato in mare si è liberato della giacca e dei jeans al cui interno si trovava il cellulare dell’amico che ha fatto erroneamente supporre vi fosse un’altra persona in mare con lui.
Le ricerche mirate con Vigili del Fuoco, Capitaneria e sommozzatori ora continueranno fino alla tarda serata di oggi, ma poi verranno sospese e si continuerà solo con il monitoraggio classico.
