Secondo, e conclusivo appuntamento, presso la Sala Consultazione, al secondo piano della Biblioteca Civica “Leonardo Lagorio”, nell’ambito del progetto “Femminile Plurale” dedicato alle donne, alla loro vita e alla loro libertà. L’Associazione culturale *ApertaMente* organizza, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, Turismo e Manifestazioni del Comune di Imperia l’incontro: “Donne cattive all’opera”.
L’happening letterario con il professor Vittorio Coletti, in programma venerdì 6 dicembre alle ore 21, andrà a concludere il progetto “Femminile plurale” del 2013. «Femminile Plurale, organizzato con il Patrocinio del Comune di Imperia, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e la Biblioteca Civica, il sostegno del CE.S.P.IM e della MAG Medica – dichiara la professoressa Maura Orengo, presidente dell’Associazione *ApertaMente -* nel corso dell’anno ha trattato del mondo femminile sotto varie sfaccettature. In evidenza il coraggio delle donne partigiane, il disagio di quelle in carcere, private con i loro figli della libertà, la sofferenza di quelle anziane malate e delle loro figlie che se ne prendono cura, il rapporto d’amore e i ruoli sociali nel secolo scorso. Il tema affrontato insieme al professor Vittorio Coletti, sarà la rappresentazione della malvagità al femminile nell’opera lirica».
«Se c’è un posto in cui la donna sembra rispondere allo stereotipo della vittima delle esagitate passioni e pretese dei maschi – aggiunge il professor Vittorio Coletti la cui collaborazione è stata preziosa per la riuscita del progetto – questo sembra l’opera lirica. Ma se si guarda più a fondo, le cose non stanno così. Nell’opera buffa, ad esempio,la donna è tanto attraente quanto astuta e ha facilmente ragione delle pretese maschili, come il personaggio della Rosina nel Barbiere di Siviglia. Non è così neppure nel melodramma, dove pure il soprano ha incarnato tanto spesso donne fedeli, innamorate e rassegnate alle intemperanze del tenore o alle pressioni psicologiche del baritono, esemplificative sono la Traviata, la Butterfly. Infatti, nel melodramma non manca la donna battagliera e coraggiosa (l’Elvira nell’Ernani verdiano) e ci sono donne vittime sì, ma anch’esse colpevoli (Amelia del Ballo in maschera o Manon), magari per troppa gelosia (Tosca). Alcune sono anche spietate con gli uomini (come Norma o Turandot), anche se poi si pentono e se ne reinnamorano. Soprattutto ci sono donne davvero cattive, che istigano l’uomo al male e non si pentono neanche. Ce ne sono già nell’opera degli esordi nel seicento (Poppea dell’incoronazione di Poppea di Monteverdi), in quella più alta del settecento (Vitellia della Clemenza di Tito di Mozart) e infine nel grande melodramma romantico, il cui capolavoro in tal senso è la terribile Lady del Macbeth di Verdi”.
L’incontro tratterà di questi ultimi casi, con qualche intermezzo buffo e con l’ascolto di alcuni brani. «Abbiamo intrapreso volentieri questo viaggio nel *Femminile* – conclude l’Assessore alla Cultura Sara Serafini – ampliando e reinventando gli spazi fisici della Biblioteca, creando occasioni nuove e ulteriori di approfondimento culturale nella Sala di Consultazione al secondo piano. Il tutto in una dimensione più raccolta e più adeguata a ospitare conversazioni su temi letterari e sociali importanti, insieme a docenti e studiosi, il professor Coletti ma anche Franco Contorbia e Andrea Aveto, ricordo al proposito l’incontro dedicato a Giovanni Boine del 21 novembre scorso, la presenza dei quali in Biblioteca rappresenta una delle pagine più belle dell’attività culturale imperiese».