29 Dicembre 2024 07:36

29 Dicembre 2024 07:36

IMPERIA. PIÙ POLIZIA CHE ATTIVISTI AL PRESIDIO CONTRO L`IMMIGRAZIONE DELLA LEGA NORD. I MILITANTI: “COLPA DEL GIRO D’ITALIA”

In breve: Gli attivisti, un po' in imbarazzo per la scarsa adesione al presidio comandato da Salvini in persona, hanno imputato il forfait dei militanti e dei politici del carroccio alla tappa del giro d'Italia in corso a San Lorenzo al Mare.

PRESIDIO LEGA

Imperia – Erano in quattro i militanti della Lega Nord che questo pomeriggio alle 15 si sono presentati davanti alla Prefettura per contestare l’arrivo dei migranti sul territorio italiano. Una micro delegazione che è stata guardata a vista da ben otto appartenenti delle forze dell’ordine tra polizia e carabinieri. Il tempo di srotolare lo striscione, la foto di rito con i due irriducibili che al presidio fanno capolino anche il segretario provinciale Mariano Porro e il candidato alle regionali Alessandro Piana. Monica Gatti, anche lei candidata, ha preferito non scendere dall’auto e partecipare al “presidio” seduta all’interno dell’abitacolo. Gli attivisti, un po’ in imbarazzo per la scarsa adesione al presidio comandato da Salvini in persona, hanno imputato il forfait dei militanti e dei politici del carroccio alla tappa del giro d’Italia in corso a San Lorenzo al Mare. 

“Stamattina abbiamo avuto un incontro con il Prefetto – spiega Alessandro Piana – al quale abbiamo chiesto le modalità, numeri e le aree di dislocamento relative alla presenza degli immigrati della nostra provincia. Ci è stato risposto che le operazioni si stanno svolgendo nella norma del piano previsto per la Liguria. Quello che vorremmo visto che da Genova subiamo sempre tagli di fondi che vi sia una sorta di reciprocità e coerenza anche su questo tema. In Provincia la presenza dei migranti oscilla dalle 200 alle 210 unità che a rotazione vengono portati nelle strutture predisposte. L’identificazione, purtroppo, viene fatta nell’ultimo posto di accoglienza e non nei porti di sbarco. In zona c’è la struttura di Piani e quella di Vallecrosia.  Per sopperire ad un eventuale “invasione” hanno predisposto che le strutture dismesse, purché idonee, vengano utilizzate per l’accoglienza di queste persone”.

 

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