24 Novembre 2024 02:06

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24 Novembre 2024 02:06

IMPERIA. SFRATTA INQUILINA MOROSA PER CONTO DEL COLLEGA DI PARTITO LAGORIO. L’ASSESSORE AI SERVIZI SOCIALI RISSO NELLA BUFERA:”UN CASO ECCEZIONALE”/LA STORIA

In breve: Contattato da ImperiaPost, l'assessore ha spiegato: "Sono un avvocato, è il mio lavoro. Cosa dovrei fare, lasciarlo? Fare l'assessore non è una professione"

risso lagorio tribunale

L’assessore ai servizi sociali impegnato nelle vesti di avvocato in una causa per sfratto contro un inquilino moroso. È successo a Imperia. Protagonista l’assessore del Partito Democratico Fabrizio Risso. Ad affidare l’incarico per il completamento dello sfratto a Risso il collega di partito Lorenzo Lagorio, consigliere comunale in carica. Il caso è approdato ieri mattina in tribunale a Imperia.

Una situazione che ha fatto storcere il naso a molti, visto che lo stesso Risso più volte in consiglio comunale si è trovato parlare del problema dell’emergenza abitativa (nel giugno scorso ha anche incontrato una delegazione del collettivo sportello per il diritto alla casa – QUI) e che, con tutta probabilità, l’inquilino moroso, una donna di origini tunisine, tra qualche qualche mese potrebbe andare a bussare proprio alla porta dei servizi sociali diretti dallo stesso avvocato/assessore che ne ha discusso in tribunale lo sfratto. La causa, per la cronaca, è ancora in atto e all’inquilina morosa è stata concessa una proroga.

“È stato un caso eccezionale. Sapevo che questa persona non viveva in Italia – ha commentato Risso a ImperiaPost –  in quanto era irrintracciabile da tempo e sapevo che trascorreva lunghissimi periodi in Tunisia. Lagorio che è un amico oltre che un mio cliente aveva bisogno di recuperare l’appartamento in quanto non solo gli rendeva un canone di locazione ma era pure vuoto. In questi casi ci sono solo due soluzioni: o l’affittuario ti consegna le chiavi e la questione finisce lì oppure bisogna fare una causa di sfratto. Io mi occupo di questo, è il mio mestiere. Cosa dovrei fare? Lasciarlo? Fare l’assessore non è una professione, io ho già un lavoro ed è quello di avvocato, si possono fare entrambe le cose. Credo che si tratti di due questioni separate. Da una parte c’è il mio lavoro, con il quale cerco di tutelare i miei assistiti, dall’altra c’è l’incarico di amministratore, con il quale cerco di aiutare le persone di difficoltà, motivo per cui se mi fossi trovato davanti ad una situazione socialmente drammatica non avrei accettato l’incarico”. 

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