23 Novembre 2024 20:45

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REGIONALI 2015. FRATELLI D’ITALIA. LA RUSSA A IMPERIA: “IMMIGRAZIONE? IN LIGURIA MANCA LA VOLONTÀ POLITICA DI AFFRONTARE IL PROBLEMA”/L’INTERVISTA

In breve: "Bisogna dire all'Europa che occorre intervenire lì, con una missione militare nei porti della Libia, bloccare le partenze, aiutare questi poveretti a non morire in mare e poi distribuirli nei 28 Paesi dell'Europa"

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Come si fa a battere la sinistra? Con un buon centrodestra. Immigrazione? In Liguria come nel resto d’Italia manca la volontà politica di affrontare il problema. Bisogna dire all’Europa che occorre intervenire lì, con una missione militare nei porti della Libia, bloccare le partenze, aiutare questi poveretti a non morire in mare e poi distribuirli nei 28 Paesi dell’Europa”.

Questi i concetti chiave espressi questa sera dall’Onorevole Ignazio La Russa (Ex Ministro della Difesa del Governo Berlusconi, oggi Deputato), arrivato a Imperia per presentare, nel corso di una cena al ristorante “Salvo Cacciatori”, i candidati imperiesi, Alessandro Casano, Gianni Berrino e Lorenza Bellini.
Tre gli argomenti chiave snocciolati da La Russa nell’intervista rilasciata a ImperiaPost: immigrazione, elezioni regionali e rapporti con la Lega Nord.

IMMIGRAZIONE

“Prima di tutto è un peccato che parlando della Liguria bisogna parlare di immigrazione e non di come incrementare il turismo, di come incrementare le ricchezze naturali di questa parte meravigliosa d’Italia. In Liguria come nel resto d’Italia manca la volontà politica di affrontare il problema immigrazione. Se solo ci fosse la volontà politica non sarebbe così difficile, non dico risolvere in toto il problema immigrazione, ma almeno l’emergenza sbarchi.
E vi dico come, perché sono tre mesi che lo ripetiamo. Occorre una missione internazionale, di pace, militare. Dove? Non nella Libia, nel complesso, che è già un problema dell’Isis da vedere, ma solo nei porti. Occupare e controllare i porti da cui partono le barche della morte, chiamiamole così. E guardate che i nostri soldati, con i francesi, gli spagnoli, gli inglesi, lo fanno con una mano legata dietro la schiena. È di una facilità estrema per chi è stato in Afghanistan, in Iraq, controllare qualche porto della Libia e impedire che si facciano morire nel Mediterraneo dei disperati e che si facciano arrivare qui un numero incontrollato di persone che hanno disagio e creano disagio.
Mi si può chiedere, che ne facciamo di quei poveretti che da ogni parte dell’Africa sono arrivati nei porti? Io mi appello alle organizzazioni internazionali, che in collaborazione con i Paesi europei, possano costruire li velocemente un grande centro di accoglienza. Tenere li con tutti i crismi umanitari immaginabili chi è arrivato, verificare li chi ha diritto all’asilo e poi smistarli direttamente, senza farli passare tutti dall’Italia, nei 28 Paesi dell’Unione Europea.
Perché non si fa una cosa così semplice? Perché l’Italia non chiede e ottiene dall’Europa, altrimenti le dice tanti saluti, una cosa che l’Europa ha il dovere di fare? Io credo i motivi siano due. Primo motivo per cui l’Italia non lo chiede veramente, è un motivo culturale, c’è ancora una dietrologia internazionalista post-sessantottina in base alla quale noi dobbiamo accogliere tutto e tutti infischiandocene di ogni conseguenza anche di ordine culturale, anche di ordine storico e delle nostre tradizioni. E questa è la meno grave addirittura, perché è sbagliatissima, ma almeno è ideologica. Poi c’è una seconda ragione più schifosa. Tutti ormai hanno capito che dietro l’immigrazione c’è un business, c’è un affare, c’è chi ci mangia, c’è chi s’ingrassa, c’è chi sta lucrando su questi poveretti. E allora io credo che Renzi e il Governo debbano assolutamente dare agli italiani la risposta che gli italiani chiedono. Dire all’Europa che occorre lì, con una missione militare, bloccare le partenze, aiutare questi poveretti a non morire in mare e poi distribuirli nei 28 Paesi dell’Europa”.

ELEZIONI REGIONALI IN LIGURIA

“Con Toti per vincere? Io credo che mai come in questi ultimissimi anni, è stata così vicina la possibilità di battere la sinistra. Io credo che se questo avvenisse, potrebbe nascere qui il futuro di un nuovo centrodestra. Buffon ha detto, come si fa a fermare Messi, che come tutti sanno è il miglior giocatore del mondo. Ha detto con buoni difensori. Come si fa a battere la sinistra? Con un buon centrodestra. Se si vuol un buon centrodestra, che dica no al Nazareno, no agli accordi con la sinistra, che dica veramente vogliamo governare in alternativa alla sinistra, lo si può fare, io spero che qui in Liguria lo capisca Forza Italia, facciamoglielo capire. Ecco perché io chiedo un voto a Fratelli d’Italia/Alleanza Nazionale, che più  di ogni altro ha sempre detto, e coerentemente dirà, mai con la sinistra“.

RAPPORTI CON LA LEGA NORD, TENSIONI MELONI-SALVINI

Non c’è nessuno strappo. Siamo in ottimi rapporti. Non siamo identici. Io parlavo prima di missione internazionale di pace, militare, Salvini un pò tentenna di fronte a queste cose. Però noi abbiamo assoluta sintonia. Noi in Toscana e nelle Marche abbiamo avviato il fronte anti-Renzi, candidando nelle Marche un uomo di Fratelli d’Italia e in un Toscana uno della Lega e la coalizione è fatta solo da noi e dalla Lega. La sintonia c’è, con le differenze. La prima differenza è che noi amiamo ogni regione d’Italia, ma più di ogni regione d’Italia amiamo il complesso, cioè la nostra Patria d’Italia”.

 

 

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