Il PM Lorenzo Fornace ha chiuso l’inchiesta relativa al cosiddetta protesta dei forconi che paralizzò la città di Imperia nel dicembre del 2013. Gli indagati sono 21, accusati a vario titolo di resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata, lesione personale, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio.
Tra gli indagati, 16 sono accusati di interruzione di pubblico servizio per essersi seduti sui binari della stazione di Oneglia, interrompendo di fatto la circolazione dei treni. In particolare, nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari si legge che: “in concorso tra loro e con altri ignoti compartecipi, collocavano le proprie persone in corrispondenza dei binari ferroviari, ovvero in loro stretta prossimità, posti all’interno del perimetro della stazione ferroviaria di Imperia Oneglia in modo da impedire la circolazione dei treni dalle ore 11.55 alle ore 17.30 del 9 dicembre”.
Tra le accuse figurano anche lesioni (due traumi contusivi) e minacce agli agenti di Polizia, tra le quali “vi bruciamo con la benzina” e “se ti togli il casco e la divisa andiamo dietro e ti ammazzo di botte…”, e il blocco di una macchina con a bordo una donna “colpendo la carrozzeria con calci e pugni” e intimando alla conducente di scendere dall’auto “aprendo la portiere lato guida, afferrandola e cercando di estrarla con la forza dall’abitacolo”.
Una seconda tranche dell’inchiesta riguarda i blocchi di Ventimiglia, per i quali il PM ha invece chiesto una proroga della indagini.
Gli indagati avranno adesso 20 giorni di tempo per presentare le proprie memorie difensive o per farsi interrogare. Successivamente il PM deciderà se optare per il rinvio a giudizio o per l’archiviazione.
Ecco i nomi degli indagati:
Cesare Beltrami, John Benvenuto, Giuseppe Bobbone, Franc Alain Cornelis, Sergio Donaudi, Yakup Eller, Gabriele Fazio, Domenico Fedele, Mehdi Hafiane, Damiano Laruffa, Lauricella Calogera, Mello Carlo Mario, Milone Salvatore, Pianosi Riccardo, Vincenza Piccinini, Maurizio Rittore, Davide Salina, Silvia Simondo, Gian Franco Spalletta, Christian Versino e Esmeralda Zavalina.