Il 21 ottobre scorso diede fuoco a 7 motorini in via Doria a Oneglia, nel pieno della notte. Venne arrestato dopo pochi giorni, tradito da alcune immagini delle telecamere che lo ritraevano con un sacchetto con all’interno una bottiglia. Il movente? La gelosia. A distanza di sette mesi Leonardo Paludi, 51 anni, difeso dall`avvocato Luca Ritzu, ha patteggiato un anno e sei mesi di reclusione davanti al Gup Laura Ceccardi.
LA RICOSTRUZIONE DELLA POLIZIA
Questo soggetto è un classe ’63, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di dimora. Dopo le 21 e fino alle 6 del giorno successivo avrebbe dovuto trovarsi nella propria abitazione. Noi abbiamo potuto invece ricostruire che questa persona alle 22.40 circa è uscita di casa“.
“In realtà questa persona era già uscita nelle ore precedenti, quando poteva, e già nell’occasione l’avevamo monitorata. In una delle immagini delle telecamere si intravede nelle mani del soggetto arrestato un sacchetto con una bottiglia. Nel percorrere il tragitto per fare rientro nell’abitazione, si vede sempre questa busta con la bottiglia, ma un movimento oscillatorio diverso, come se fosse alleggerita, e successivamente si intravede il tentativo di occultare la bottiglia nel giubbotto. Proprio il giubbotto è stato un elemento importante. Quando abbiamo cercato il soggetto per arrestarlo, nel corso della perquisizione nell’abitazione abbiamo rinvenuto lo stesso giubbotto. Il soggetto aveva in atto prevenzione sorveglianza speciale. A quell’ora doveva essere a casa. Questo è stato un altro elemento importante, perché ha portato a cadere un alibi importante.
Il movente è riconducibile a motivazioni di carattere strettamente privato, e cioè di dissidi tra questa persona e il datore di lavoro della sua ex fidanzata. Motivi che avevano già portato a degli screzi nei giorni precedenti. Il proprietario del locale è lo stesso dello scooter da cui sono partite le fiamme”.
L’INCENDIO DEI MOTORINI IN DIRETTA