Nell’ultimo consiglio comunale di Imperia siamo stati attaccati, con molta sufficienza, dal sindaco Capacci (Imperia Cambia): “Non mistifichiamo fatti, il biodigestore non è un inceneritore.” Grosso (Imperia Bene Comune): “il biodigestore non è un inceneritore”. Fiorenzo Marino (PD): “Fate del terrorismo perchè vi va di urlare”
Forse questi politici hanno ragione: non lo si dovrebbe chiamare inceneritore, ma neanche biodigestore: il nome più appropriato è “cancrovalorizzatore”. In base ai progetti acquisiti dal Movimento 5 Stelle Imperia Gruppo Glorio l’impianto di Colli(Taggia) sarà un impianto che butta in atmosfera 50’000 tonnellate all’anno di fumi (5.500 kg/h) che i cittadini della provincia di Imperia saranno costretti a respirarsi 24h/24h per 365 g/a per i prossimi vent’anni grazie a PD, Capacci, Provincia e a tutti quei sindaci e politici che sponsorizzano quest’opera.
Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta:
Si legge inoltre:
“In relazione alle portate dei gas utilizzati, questi scarichi hanno un impatto ambientale del tutto
trascurabile”
Trascurabile? Forse perchè i dati sono incompleti? Dove sono i parametri del particolato e dei metalli pesanti ? Sulla carta sembra tutto a norma, ma durante l’esercizio dell’impianto? Che tecnologia viene usata per mantenere gli standard di qualità premesso che da studi ISDE www.isde.it c’è sempre una percentuale di fumi (nanopolveri,PM10,ecc.) che non riescono a essere filtrati e sono proprio quelli a causare tumori?
Quindi se Capacci, Grosso e Marino(PD) sono così sicuri delle loro affermazioni e per loro l’impianto di Colli non inquina vadano a farcisi un bell’aerosol sotto quando sarà realizzato e poi ne riparliamo.
Fra l’altro l’impostazione stessa dell’impianto di Colli parte da presupposti errati citati nello stesso progetto: “La scelta si basa sul concetto di BATNEEC (Best Available Technologies Not Entailing Excessive Cost), tendente a privilegiare la migliore tecnologia disponibile a costi non eccessivi.”
Se i costi non sono eccessivi (si stima circa 70 milioni di € !) com’è che tutti i politici che sponsorizzano questo impianto parlano di farlo proprio in project financing affidandolo ai privati perchè “le amministrazioni pubbliche non hanno i soldi”?
Il progetto alternativo da sempre proposto dal Movimento 5 Stelle si chiama RifiutiZero e,come dimostrano realtà dove è applicato tipo Capannori(LU), non solo segue la regola di “migliore tecnologia”,ma anche di “minori costi”: viene valorizzato solo il recupero della materia (e non dell’energia) che essendo rivenduta per essere riciclata alle aziende che ne fanno richiesta, ripaga ampiamente la gestione del processo che si traduce anche in bollette più leggere per i cittadini. “Nel 2007 sono state raccolte 15.723 tonnellate di materiale differenziato. In Provincia di Lucca il costo medio di conferimento dell’indifferenziato è di 160 euro alla tonnellata. Se queste 15.723 tonnellate fossero finite nel circuito dei rifiuti indifferenziati sarebbero stati necessari 2.515.680 di euro per il loro smaltimento. La spesa di conferimento agli impianti di riciclaggio delle 15.723 tonnellate è stata invece di 507.688 euro. Inoltre, va considerato che la carta è una risorsa. Infatti, dalla vendita delle 6.439 tonnellate di carta raccolta sono stati ricavati 340.010 euro: il risparmio è di 2.348.000 di euro.”
Infine teniamo a rispondere alle richieste di chiarimenti del Sindaco Capacci in merito all’attribuzione di una frase, la risposta è nell’articolo di Imperiapost del 10 aprile 2015
E’ strano come con tutti i dati che abbiamo pubblicato il Sindaco si concentri solo sull’attribuzione di una frase… e sul resto?
Deve ancora spiegare,non tanto a noi quanto agli imperiesi, come mai appoggia un progetto (impianto di Colli) che prevede l’aumento tariffa rifiuti in caso di comportamenti virtuosi dei cittadini (raccolta differenziata) come indicato dal Piano Economico Finanziario(PEF).