Imperia – Daniele Comandini, capolista in provincia di Imperia per il Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni Regionali, resta in sella. Dopo la polemica per la sua amicizia con Carmine Mafodda, incensurato ma con parentele con un passato criminale, l’esponente grillino aveva deciso di ritirare la propria candidatura alla carica di consigliere regionale. Fu proprio la candidata presidente Alice Salvatore in diretta tv, su La 7, ad annunciare il passo indietro di Comandini ma, grazie/per colpa della burocrazia e dei cosiddetti tempi tecnici, oggi, si ritrova candidato a tutti gli effetti.
“Queste mie dimissioni da candidato regionale, irremovibili, – scriveva Comandini lo scorso 15 maggio – li faranno gioire, ma state pur certi che colpire me non servirà a fermare un processo nuovo, avviato ed inarrestabile, un antisistema che porterà onestà nelle istituzioni, la dove queste sono carenti”.
Uno dei più forti promotori delle dimissioni di Comandini fu il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in consiglio comunale a Imperia Antonio Russo che disse: “Abbiamo chiesto un passo indietro, ma questo nell’interesse del movimento, non è che io abbia qualcosa contro di lui, ci mancherebbe altro. Il problema, però, è il suo legame, ribadito ulteriormente in varie occasioni, con un esponente che, con tutto il bene possibile, è comunque legato a una certa famiglia. Se vai nel territorio di Riva Ligure, di Arma di Taggia, i Mafodda rappresentano un certo modo di essere, di rappresentare la legalità. Noi non siamo d’accordo, al di là del fatto che lui sia una persona per bene. Noi non vogliamo dare dubbi ai cittadini che noi possiamo avere possibili connivenze con questo modo che non ci appartiene”.