13 Novembre 2024 07:47

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13 Novembre 2024 07:47

IMPERIA. INCENERITORE UGUALE BIODIGESTORE. MARINO (PD) REPLICA AL M5S: “NON È AFFATTO COSÌ, TRA LE DUE C’È UNA BELLA DIFFERENZA” /I DETTAGLI

In breve: "Una insufficiente gestione dei rifiuti negli ultimi venti anni nella nostra Provincia ci costringe oggi a fare i conti con un'emergenza che sta velocemente assumendo proporzioni allarmanti". Lo ha detto il consigliere del PD Fiorenzo Marino

marino glorio

“Una insufficiente gestione dei rifiuti negli ultimi venti anni nella nostra Provincia ci costringe oggi a fare i conti con un’emergenza che sta velocemente assumendo proporzioni allarmanti”. Lo ha detto il consigliere del PD Fiorenzo Marino con una nota stampa, che così continua:

“Nell’ultimo consiglio comunale – scrive Marino –  il movimento 5 stelle “gruppo Glorio” (?) si è vista respingere con i voti di tutto il resto del Consiglio una mozione che a detta del suo (ex) capogruppo presente in Commissione III ha definito mal scritta, confusa e non votabile.

La mozione, dai principi comunque condivisibili, proponeva di iniziare la strategia Rifiuti Zero nel nostro Comune una volta che TRADECO avrà lasciato Imperia definitivamente.

La consigliera Glorio nell’esporre la sua mozione al Consiglio, cosa che non ha fatto in Commissione perché non presente, ha paragonato il progetto preliminare del biodigestore proposto dalla Provincia ad un inceneritore, introducendo un argomento che non era stato neanche citato nella sua stessa mozione.

E’ stato logico, da parte di chi è intervenuto successivamente, precisare che “inceneritore uguale biodigestore” è una errore in termini di definizione scientifica, è sufficiente consultare Wikipedia per rendersene conto e capire che tra le due tipologie di impianto c’è una bella differenza.

Molto sinteticamente si può dire che il primo si basa su principi biologici producendo il cosiddetto “biogas” dallo scarto delle lavorazioni alimentari separate dai metalli, dagli inerti e dalle plastiche che vengono riciclati e con questo gas produrre energia elettrica mediante turbine; il secondo nel bruciare ad alte temperature i rifiuti solidi urbani ed immettendo nell’atmosfera gas, ceneri e polveri difficili da controllare.

Ora, che il progetto preliminare del biodigestore proposto dalla Provincia sia definito un “cancrovalorizzatore” dal gruppo Glorio appare un’altra provocazione in stile 5 stelle non considerando che tale progetto è stato valutato favorevolmente da una commissione formata da noti esperti in materia e tra questi da uno dei più conosciuti e stimati rappresentanti della strategia Rifiuti Zero, recentemente ospite nella nostra città per partecipare ad una conferenza pubblica sull’argomento con vari Amministratori della Provincia.

Analizzare da esperti un progetto così complesso presume una certa preparazione in materia, altrimenti si rischia di diffondere inutili allarmismi e di mistificare ad arte la realtà se non si danno tutti i parametri e gli elementi per affrontare in modo corretto e completo la questione.

Inoltre l’eventuale biodigestore non è assolutamente in contraddizione con una politica rivolta al Rifiuto Zero perché continuerebbe a trattare quella parte di rifiuto organico separato da tutto il resto.

L’argomento è complesso, delicato e pericoloso politicamente e qualcosa ne sa il Sindaco pentastellato di Parma che ha vinto le elezioni promettendo ai suoi cittadini di eliminare, giustamente, l’inceneritore dalla sua città, promessa che non è riuscito a mantenere perché l’inceneritore a Parma è entrato in funzione dopo la sua elezione.

Il “gruppo Glorio” dovrebbe essere un po’ più prudente sulla materia, continuando a preoccuparsi della salute dei cittadini ma evitando di pensare che solo i “grillini” lo fanno e valutare come mai la sua mozione è stata respinta da tutto il resto del Consiglio Comunale.

Se la consigliera Glorio vuole collaborare concretamente, prenda il posto del suo (ex) capogruppo che si è dimesso poco dopo la nomina di coordinatore di un ristretto numero di consiglieri, scelti dal Sindaco, con il compito di analizzare quali strategie future e quali metodi poter proporre in un nuovo capitolato d’appalto per la raccolta dei rifiuti con una nuova ditta operante nella nostra città.

Nel frattempo attendiamo ufficialmente di sapere chi rappresenta il movimento “pentastellato” in Consiglio Comunale e da chi è composto”.

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