IMPERIA – L’inchiesta sulla cosiddetta protesta dei forconi è giunta quasi al capolinea. In totale gli indagati erano, come ampiamente riportato dagli organi di stampa nei mesi scorsi, 141. L’inchiesta, gestita dal PM Fornace, è stata suddivisa in due tranche, una per i fatti avvenuti a Ventimiglia, con il blocco dell’autostrada, e un’altra per i fatti avvenuti a Imperia, con blocchi stradali e corteo. Nel dettaglio, l’inchiesta relativa ai fatti Ventimiglia è ancora in corso. Il PM ha chiesto una proroga della indagini e gli indagati sono 36. Per quel che concerne Imperia, invece, il PM ha chiuso le indagini con 21 indagati, per i quali con tutta probabilità verrà chiesto il rinvio a giudizio.
Alcuni soggetti risultano indagati sia nella prima che nella seconda tranche. Sono dunque oltre un centinaio le posizioni stralciate dal Pubblico Ministero nel corso delle indagini. Per tutti questi soggetti, però, i guai non sono finiti. Fornace, infatti, oltre ad aver disposto l’archiviazione, invierà i loro nominativi alla Prefettura per l’emissione di possibili sanzioni di natura amministrativa. L’illecito contestato è il blocco stradale che è punito con sanzioni pecuniarie pesantissime, sino a 10 mila euro.
L’art. 17 del d.lgvo 507 del 30.12.1999, infatti, recita: “Chiunque, al fine di impedire od ostacolare la libera circolazione, depone od abbandona congegni o altri oggetti di qualsiasi specie in una strada ordinaria o comunque ostruisce o ingombra una strada ordinaria o ferrata, è punito, se il fatto non costituisce reato, con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.032 a euro 4.131. Se il fatto è commesso da più persone, anche non riunite, si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 2.582 a euro 10.329″.