Prosegue “LIGURIA TERRA LEGGIADRA” la nuova rubrica di ImperiaPost dedicata interamente alla nostra terra di Liguria.
La blogger Roberta Borioli, porterà il nostro giornale e tutti i nostri lettori alla scoperta della Regione valorizzando tutti quegli aspetti che definiscono il territorio, dagli scorci panoramici alle ricette liguri passando attraverso alle manifestazioni storiche dei borghi e le poesie degli scrittori.
Questa rubrica si unisce alle diverse iniziative che Imperiapost ha intrapreso per la promozione del territorio come ad esempio il lancio del profilo Instagram IMPERIAPOST che in poco più di un mese ha già quasi 659 followers o la rubrica IMPERIA MON AMOUR curata dall’Arch. Cristina Tealdi.
Questa settimana scopriremo VALLECROSIA ALTA.
Il borgo di Vallecrosia nasce sulla costa, in epoca romana,presso la foce del torrente Verbone, come espansione dell’antica Albintimilium, l’odierna Ventimiglia. Solo dopo le frequenti invasioni da parte dei saraceni gli abitanti decisero di mettersi al sicuro verso l’entroterra,fondando così Vallecrosia Alta.
“Crosia”,appunto,significa valle corta e stretta ed è esattamente la sensazione che si ha percorrendo le strade che portano in questo piccolo e quasi sconosciuto borgo. Il paesaggio della bassa valle alterna vigneti e uliveti a una presenza importante di coltivazioni floreali (rose, verde ornamentale, mimosa, ginestra…) che danno tocchi di colore all’intera vallata. Un meraviglioso quadro da percorrere a piedi o in macchina.
Tra la vegetazione spiccano le case dai tetti rossi di Vallecrosia Alta.
All’arrivo in paese si nota subito una torre di difesa cinquecentesca che,insieme ad altre quattro,erano il simbolo del paese stesso.
Vallecrosia Alta è tutta da scoprire: percorrendo gli stretti carrugi si possono ammirare le case, in parte completamente di pietra a vista e in parte dipinte con colori caldi e avvolgenti. Molte di queste case sono state sopraelevate più di una volta e sono collegate tra loro da archi di controspinta. Rapide scale, passaggi coperti e piazzette, ma anche numerose porte dipinte che danno un tocco di colore ed allegria a tutta Vallecrosia Alta: l’artista Imelda Bassanello ha dipinto con maestria scene di antiche botteghe immaginarie, che rendono ancora più suggestiva la visita del borgo.
Attraverso questo dedalo di stradine, in cui la luce filtra dall’alto dei carrugi, ad un certo punto si prende respiro nella bella piazza della chiesa di S.Antonio Abate, dove spesso vengono allestiti mercatini o manifestazioni per i turisti e per gli abitanti.
Una di queste belle manifestazioni è offerta ogni seconda domenica del mese dall’animato mercatino dell’antiquariato, brocantage e hobbistica “U cantun de l’antigu” che si svolge sulle piazze Lavatoi e Sant’Antonio e nei carrugi vicini, spesso abbinato a sagre e manifestazioni diverse. Un locale lungo la via Dritta è stato inoltre ristrutturato e adibito a bottega d’arte e area espositiva, che in coincidenza del Cantun de l’Antigu presenta produzioni di valenti artisti.
Questo piccolo borgo, forse dimenticato e tralasciato anche dalle persone che ogni giorno ci passano davanti (e parlo della sottoscritta) è una meravigliosa scoperta di arte, rispetto delle qualità che un borgo medievale possiede ma anche cura del presente e della modernità, rimanendo fedele a se stesso ma offrendo al turista non solo storia ma anche piacevolissime manfestazioni. L’unione di antico e moderno cattura completamente gli occhi e la mente, ma la cosa più bella di Vallecrosia Alta, questo piccolo e prezioso borgo, è il meraviglioso senso di pace e appagamento che rimane dentro il cuore di chi lo visita.
Grazie alla mia famiglia (Rosanna,Marco,Simone e Costanza) per aver partecipato attivamente al “sopralluogo”, anche loro estasiati da questo magnifico borgo!