Imperia – La Procura della Repubblica di Roma ha chiesto l’archiviazione per il procedimento che vede indagato l’ex ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola per detenzione illecita di materiale coperto da segreto di Stato ritrovato all’interno di villa Ninina. A renderlo noto è stato lo stesso Scajola in tribunale, oggi, a Imperia per prendere parte al processo che lo vede indagato per ricettazione nell’ambito del ritrovamento all’interno del suo ufficio di un’informativa dei Carabinieri che riguardava l’On. Eugenio Minasso, indicato dagli uomini dell’Arma come assuntore di stupefacenti (fatto poi smentito dagli stessi Carabinieri nel corso del processo).
Nello specifico si tratterebbe dei dossier dei Servizi Segreti riguardanti il G8 di Genova avvenuto nel 2001 e altri documenti relativi al giuslavorista Marco Biagi, ucciso dalle Brigate Rosse nel 2002.
La tesi difensiva di Scajola verteva sul fatto che i documenti in suo possesso non sarebbero coperti da segreto e perciò la loro detenzione sarebbe legittima anche se al momento del loro ritrovamento non era già da molti anni Ministro dell’Interno.