Il consigliere Giuseppe Fossati, dopo la giornata di oggi, si è espresso in merito alle vicende inerenti l’aumento della Tares:
“Stato confusionale completo, in questi giorni, da parte della Amministrazione Comunale sulla vicenda Tares. Senza presunzione di completezza, provo ad enumerare i “responsabili” delle cartelle Tares individuati giorno per giorno dall’Amministrazione Capacci: si è partiti il primo giorno con il Governo; forse resisi conto di quali siano i partiti che sostengono il Governo, il secondo giorno il responsabile è diventato il Commissario Straordinario; informati che nell’agosto del 2013, quando la normativa è cambiata, la Città era amministrata dal Sindaco Capacci e non dal Commissario, il terzo giorno il responsabile è diventato l’ex Sindaco Sappa che nel 1990 “all’epoca se ne è lavato le mani” (parole testuali del Sindaco da un luogo sconosciuto degli States); informati da qualcuno che Sappa è diventato Sindaco nel 1999 e che la Tares è stata introdotta con legge del 2011, con applicazione gennaio 2013 (quindi le date non tornano), il quarto giorno il responsabile è stato individuato nel Dott.Natta, ossia il Ragioniere Generale; in fondo, si saranno detti, lui c’era con Sappa, c’era con il Commissario, c’è adesso, quindi la colpa è senz’altro sua. Di sicuro non sbagliamo sulle date.
Oggi, forse informati che i Dirigenti seguono le direttive politiche della Giunta e che se nessuno ha dato direttive diverse, Natta non aveva titolo per cambiare alcunché, speriamo, l’ultima versione: la colpa è del fatto che la normativa è cambiata cinque volte.
Probabilmente un problema insormontabile per il solo Comune di Imperia che, evidentemente, ha perso qualche passaggio, mentre nel resto d’Italia, dal comune più piccolo a quello più grande, gli altri sono riusciti a star dietro alla frenesia normativa.
Da esponente dell’opposizione prendo atto dello stato confusionale della maggioranza e, da cittadino, ne sono molto preoccupato.
Oggi c’è stata una manifestazione popolare molto decisa ed accesa, ma nei limiti del rispetto dei ruoli, fatta eccezione per qualche rappresentante delle Istituzioni, che ha assunto un comportamento inqualificabile che non voglio nemmeno commentare.
La risposta, ad oggi formalizzata solo a mezzo stampa e senza nessun concreto atto formale, mi pare francamente fumo negli occhi ed ho molti dubbi che sia corretta sotto il profilo amministrativo, in quanto priva di copertura, che invito a reperire per evitare nuovi disastri contabili.
La normativa prevede che la Tares copra interamente il costo del servizio: se riduco la tariffa a qualcuno, devo alzarla ad altri (ad esempio banche, ipermercati, fabbriche e opifici, che ad Imperia pagano meno o poco più di prima). La somma dei – e dei + deve dare 0.
Comunque, poiché non si amministra una città con i comunicati stampa, attendo di leggere la relativa delibera di giunta, con il parere del Ragioniere Generale, del Dirigente all’Ambiente (al quale devono essere assegnati i fondi per coprire il costo del servizio), del Segretario Comunale, quanto alla percorribilità di tale strada.
Attendo però anche una assunzione di responsabilità politica di quanto avvenuto da parte di questa Amministrazione, così attenta a piazzare amici nella Fondazione Carige come distratta sui temi che riguardano la vita di tutti i giorni dei cittadini.
Credo sia condizione necessaria ed indispensabile per riprendere a ragionare in termini più costruttivi”.