23 Dicembre 2024 19:57

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REGIONALI 2015. RAFFAELLA PAITA OSPITE DI FLORIS SU LA7. “HO CAPITO CHE AVREI PERSO QUANDO…”/IL FACCIA A FACCIA

In breve: È una Raffaella Paita senza peli sulla lingua quella che ieri, martedì 2 giugno, è stata ospite del programma di L7 "Di Martedì" condotto da Giovanni Floris

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La coalizione di Toti è stata compatta e unita e quando lui è riuscito a ricompattarla completamente io ho avuto ben chiaro il dato che noi avremmo anche potuto perdere“.  È una Raffaella Paita senza peli sulla lingua quella che ieri, martedì 2 giugno, è stata ospite del programma di L7 “Di Martedì” condotto da Giovanni Floris. Argomento del faccia a faccia tra la candidata “renziana” e il noto conduttore televisivo la sconfitta del centrosinistra alle ultime elezioni regionali in Liguria.

ECCO COSA HA DETTO RAFFAELLA PAITA

È stata una sconfitta innanzitutto mia e di un intero gruppo dirigente ligure. Quando si perde non si perde da soli. Ci sono ragioni precise che hanno riguardato questa sconfitta. Quando ho capito che vinceva Toti? Quando in una Regione come la Liguria, che non è Regione saldamente di sinistra, la Sinistra si presenta divisa e la Destra di presenta saldamente unita non c’è dubbio che si offre un’opportunità enorme”.

La coalizione di Toti è stata compatta e unita e quando lui è riuscito a ricompattarla completamente io ho avuto ben chiaro il dato che noi avremmo anche potuto perdere. I sondaggi davano altro, mi hanno dato sempre in testa. Credo di non potermi rimproverare nulla in questa campagna elettorale“.

“Quando ho visto il volto di Sergio Cofferati, come primo commentatore delle notizie di quella sera, quando ho visto il suo volto gioire, palesemente, ho capito le ragioni della nostra sconfitta”.

Noi abbiamo subito un’aggressione di una parte della Sinistra, che non ha riconosciuto la sconfitta alle Primarie, ha deciso di andarsene e ha consegnato la Regione Liguria nelle mani del centrodestra. Non ci sono dubbi su questo”.

La responsabilità di essere divisi sarebbe stata mia se avessi chiuso io la porta, ma io ho partecipato alle Primarie. A quelle Primarie hanno partecipato 55 mila persone. A Venezia è accaduta la stessa cosa, ma le persone che hanno combattuto contro Casson, dal giorno dopo sono state unite. Nella città di Genova è accaduto anche, all’epoca della vittoria di Doria. Il Pd si è ricompattato a sostegno di un unico candidato Sindaco. Io invece ho subito una vera e propria aggressione”.

Hanno fatto un’operazione che alla fine ha dato il seguente esito: hanno avuto il 9,4%, ottenuto un consigliere regionale e in cambio di tutto questo hanno consegnato la Regione a Toti, al portavoce di Berlusconi, e alla peggior destra che io abbia mai conosciuto. Salvini è venuto tantissime volte nella nostra Regione e ha detto cose che hanno il sapore di xenofobia e razzismo e io credo che questa responsabilità, così come avvenne nel caso di Prodi, se la devono assumere queste figure che non hanno saputo stare unite dentro al Pd e hanno fatto un gran danno alla nostra coalizione. Io penso che loro immaginassero che io potessi comunque vincere. Si sono trovati davanti a un disastro da loro stessi provocato con grande imbarazzo”.

Renzi ha fatto delle cose per questo Paese che sono molto significative. Sta cercando di cambiare il volto a questa Italia. Ho sentito l’altro giorno durante una Messa il Cardinale della nostra città sostenere che di fronte a una capacità di riforma molto complicata che questo Paese sta mettendo in atto, ancora i risultati in senso sociale non si sono visti. Ed è così, stiamo ancora soffrendo, tuttavia quelle riforme vanno nella direzione giusta. Ho letto che Civati sta per inaugurare il movimento dei ‘possiamo’, ma mi sa molto di operazione da Revival”.

“Le Primarie si fanno perché sono un momento di democrazia in cui si candidano più figure, nel nostro caso è successo così. Sergio Cofferati ha potuto confrontarsi con me e ha perso. Garantisco che per quanto riguarda me, ma anche da parte del Pd nazionale, noi abbiamo aperto immediatamente a un dialogo. Il problema è che si è voluto utilizzare l’operazione Liguria per lanciare una sfida di carattere nazionale, sfida che abbiamo perso entrambi. Perché? Perché il danno fatto alla nostra coalizione è stato un danno enorme. I dati parlano chiarissimo, io e Pastorino insieme avremmo vinto questa Regione, numericamente e politicamente. Si è assunto una bella responsabilità”.

“Può darsi che sia un ricorso storico tipico della Sinistra, ma c’erano delle regole. C’è una figura che non cambia mai ed è quella di Cofferati. Adesso c’è da rilanciare la sfida. Toti ha vinto di un consigliere, quindi non è in grado di governare una Regione che non conosce e in cui è stato catapultato. Alleanze con Pastorino e M5S? Io non farò alcuna alleanza con loro preventivamente. Sottoporrò loro tutti i provvedimenti che credono siano nell’interesse della sinistra. Io penso che a breve potremmo trovarci di nuovo al voto“.

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